Sabato scorso c'è stata a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, una affollata riunione politica del "Congresso per la democrazia e il progresso", il partito di Blaise Campaoré, l'ex-presidente, di recente deposto da un colpo di Stato e accusato di corruzione.
Sono giunti al meeting da ogni parte del Paese per dimostrare che il partito c'è e che per le prossime elezioni esso entrerà in competizione come altri.
Naturalmente, per farlo e avere un seguito, si sta cercando di epurare dalle fila tutti quelli che hanno agito in passato violando la Costituzione.
Insomma l'impegno è quello di ridare verginità a un partito storico del Paese e ridare credibilità alla figura del suo fondatore.
Fondatore su cui, tuttavia, pesa la grave accusa d'essere stato il mandante dell'assassinio di Tomas Sankara, il suo predecessore alla guida del Burkina Faso.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)