Un accordo tra rappresentanti dell’esercito e ufficiali del Reggimento di sicurezza presidenziale responsabili del golpe di sei giorni fa è stato siglato ieri sera a Ouagadougou: la notizia, diffusa da Burkina24 e altri media locali, è stata confermata dai mediatori della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao).
L’intesa, firmata nel palazzo di Mogho Naba, il re delle comunità Mossi, si articola in più punti.
I reparti del Reggimento guidati dal generale Gilbert Diendéré dovranno raggiungere la base di Naba koom 2 consegnando le armi e, parallelamente, cedere il controllo di tutti i posti di blocco presidiati in città.
Nel frattempo le truppe giunte a Ouagadougou da nord, est e ovest martedì scorso dovranno ritirarsi di 50 chilometri. Garantita, in tutte queste fasi, la sicurezza degli uomini del Reggimento e delle loro famiglie.
Altro aspetto chiave concordato dalle parti è il re-insediamento nelle proprie funzioni del capo di Stato Michel Kafando ( foto in alto), arrestato giovedì scorso e ora ospite dell’ambasciata francese a Ouagadougou. Il passaggio, previsto per oggi, dovrebbe essere sancito in giornata dall'arrivo nella capitale del Burkina Faso dei presidenti di sei paesi dell’Ecowas: Senegal, Togo, Benin, Ghana, Niger e Nigeria.
Il golpe era stato motivato dal generale Diendéré con l’esigenza di scongiurare la dissoluzione del Reggimento, composto da ex fedelissimi di Blaise Compaoré, rovesciato nell’ottobre scorso dopo 27 anni al potere. La crisi era deflagrata a poche settimane dalle elezioni dell’11 ottobre, dalle quali erano stati esclusi i candidati vicini all’ex presidente.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)