Secondo i dati che Nielsen raccoglie periodicamente, la fiducia globale dei consumtori registrata nel secondo trimestre del 2012 è calata di tre punti. La situazione economica negativa e la sicurezza del posto di lavoro rimangono le preoccupazioni principali. Le spese voluttuarie si sono ridotte e più dei due terzi dei consumatori intervistati ha deciso di risparmiare modificando le proprie abitudini di spesa
Secondo i dati raccolti da Nielsen, leader globale nelle misurazioni e analisi relative ad acquisti e consumi, a utilizzo e modalità di esposizione ai media, nel secondo trimestre del 2012 la fiducia dei consumatori a livello globale è scesa a quota 91 calando di 3 punti rispetto al primo trimestre dell’anno, ma salendo di 2 rispetto allo stesso periodo del 2011. In quest’ultima survey, condotta tra il 4 e il 21 maggio 2012, la fiducia dei consumatori si è ridotta in 26 dei 56 mercati esaminati, è aumentata in 23 ed è rimasta invariata in 7. Nel secondo trimestre, la fiducia dei consumatori è calata a causa di eventi globali quali il peggioramento della crisi nell’Eurozona e il rallentamento del tasso di crescita di Cina e India con il relativo impatto negativo sia sui mercati finanziari che sul ‘sentiment’ dei consumatori in molte parti del mondo, che hanno reagito riducendo le proprie intenzioni di spesa e consumo.
Situazione italiana
In Italia la fiducia dei consumatori è diminuita costantemente negli ultimi 6 trimestri, raggiungendo un valore di 41 nel secondo trimestre del 2012, 4 punti in meno rispetto al periodo precedente.
L’attuale congiuntura e il ritardo nell’attuazione di misure in grado di accellerare lo sviluppo economico continuano a impattare il livello di fiducia dei consumatori” dichiara Roberto Pedretti, Managing Director, Nielsen Italia. “Tutti gli indicatori principali sono peggiorati nell’ultima tornata della survey: virtualmente il 98% degli italiani pensa che il Paese sia in recessione e uno su quattro dichiara di non avere denaro rimanente dopo aver coperto le spese essenziali. La sicurezza del posto di lavoro rimane la maggiore preoccupazione per i prossimi 6 mesi e aumenta il livello di apprensione per l’istruzione dei figli e per il crescente costo della benzina” conclude Pedretti.
Una panoramica regionale
La ricerca Nielsen mostra che nell’area Asia Pacifico, la fiducia dei consumatori è scesa a quota 100 calando di 3 punti, nel Nord America è scesa a quota 88 calando di 4 punti, e in America Latina è scesa a quota 96 calando di 2 punti. In Medio Oriente/Africa (98) e in Europa (73), invece, si è registrato un aumento di 1 punto.
Nel trimestre, l’aumento di fiducia più significativo è stato registrato in Francia (+11), Belgio (+9), Finlandia (+7), Svizzera (+7), Austria (+6), Egitto (+6), Grecia (+6), Polonia (+5), Malesia (+4) e Svezia (+4).
Sempre secondo la ricerca Nielsen, l’India è stata il mercato più ottimista al mondo per 9 trimestri consecutivi ma, nel secondo trimestre 2012, è stata battuta dall’Indonesia che ha registrato il miglior indice di fiducia dei consumatori con un valore di 120 contro 119 dell’India.
Nel trimestre in questione, il maggiore calo di fiducia dei consumatori è stato registrato a Taiwan (-12), Argentina (-5), Australia (-5), Cina (-5), Olanda (-5), Stati Uniti (-5), Brasile (-4), India (-4), Italia (-4), Norvegia (-4) e Arabia Saudita (-4).
Consumatori preoccupati dall’economia e dalla sicurezza del posto di lavoro
In linea con i trimestri precedenti, la congiuntura economica e la sicurezza del posto di lavoro rimangono le due preoccupazioni principali per i consumatori globali intervistati. Il 16% degli intervistati indica la situazione economica come preoccupazione numero uno, il 14% dichiara di essere preoccupato per il proprio posto di lavoro e il 10% si preoccupa di trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e vita personale.
Calo delle spese discrezionali e del risparmio
Secondo la ricerca Nielsen, nel secondo trimestre dell’anno, le spese discrezionali e i risparmi previsti sono calati globalmente in tutti i settori analizzati. Il 23% dei consumatori globali online si dichiara pronto a spendere per acquistare prodotti di nuova tecnologia, in calo di 5 punti rispetto al primo trimestre di quest’anno, e di un punto rispetto al secondo trimestre del 2011, e il 28% di tutti gli intervistati dichiara che spenderebbe per l’entertainment fuori casa, in calo di 4 punti rispetto al primo trimestre di quest’anno, e di un punto rispetto al secondo trimestre del 2011. In questo trimestre, il 50% degli intervistati, (rispetto al 47% del primo trimestre di quest’anno e al 45% del secondo trimestre del 2011) afferma di voler risparmiare, e il 33% di loro (rispetto al 32% dell’anno precedente e al 36% del primo trimestre) afferma di non voler spendere per vacanze o ferie, e di voler risparmiare quel denaro.
I Consumatori modificano le proprie abitudini di spesa per risparmiare
Più di due terzi (67%) degli intervistati globali afferma di aver cambiato le proprie abitudini di spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nel tentativo di risparmiare. Tra le tre principali risposte a livello globale, il 51% dei consumatori intervistati dice di spendere meno per abbigliamento nuovo, il 48% ha ridotto le occasioni di svago fuori casa e il 47% afferma di cercare di risparmiare su elettricità e gas.