“Un atto di guerra”: così le autorità transitorie del Centrafrica hanno definito le affermazioni del leader guerrigliero Noureddine Adam, che ha minacciato di non far tenere le votazioni previste questo mese (il referendum costituzionale e le elezioni generali) nei territori sotto il suo controllo.
Condannando quello che ha definito un tentativo di Adam di creare “una partizione illusoria del Centrafrica” il governo ad interim ha definito il ‘signore della guerra’ “il nemico pubblico numero uno dell’unità, della pace e della riconciliazione nazionale.
Sottoposto a sanzioni Onu fin da maggio 2014, Adam, già ‘numero due’ della coalizione Seleka che aveva spodestato il presidente Bozizé nel 2013, ha la sua base nell’area settentrionale di Kaga Bandoro. Secondo alcune stime, comanderebbe tra i 500 e i 700 uomini armati.
Il voto per le lezioni generali in Centrafrica è previsto per il 27 di questo mese. Due settimane prima, il 13 dicembre, i cittadini saranno chiamati a esprimersi per il referendum costituzionale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)