Machete Kills
Il capitolo 2 dell'eroe trash, scade inevitabilmente nel trash più puro. Una visione godibile, ovvio, ma che lascia il tempo che trova e che soffre inevitabilemente il peso della genialità del suo predecessore.
La recensione
In Trance
L'ultima opera di Danny Boyle ha il sapore di opera minore anche solo per il cast, con un McAvoy che ricorda fin troppo il feticcio McGregor. Impianto solido ma un po' troppo "spiegato", e che scivola in un disequilibrio tra prima e seconda parte.
La recensione
Effetti Collaterali
Se Jude Law fa sempre la sua porca figura, questo Soderbergh minore convince fino a lì, con un thriller patinato in cui idee interessanti e trovate superflue si annullano tra loro lasciando ben poco dopo la visione.
La recensione
L'uomo con i pugni di ferro
Visivamente ineccepibile, per quanto con scene già viste altrove, il film di RZA soffre di mancata solidità a livello di trama, confusa e poco approfondita per lasciare spazio alle evoluzioni e ai combattimenti. Bello, ok, ma già dimenticato a luci accese.
La recensione
Come un Tuono
Il Cianfrance di Blue Valentine confeziona un film in tre parti: buonissima la prima, molto meno la seconda, così così la terza. Il finale a cerchio cerca di salvare il tutto, ma il diludendo è dietro l'angolo.
La recensione
Upside Down
La categoria visivamente magnifico/contenutisticamente molto meno, spopola quest'anno con un altro film sci-fi che parte da una bella idea perdendosi poi in un finale per nulla sensazionale.
Peccato.
La recensione
Les Miserables
Schiacciati dalla lunghezza, dai continui primi piani, dalle continue canzoni.
Quest'ultime saranno anche belle, ma ci (mi) si aspettava molto molto di più. E, sinceramente, Anne Hathaway io l'ho trovata insopportabile e fin troppo patetica nei suoi 5 minuti da Oscar.
La recensione
Apres Mai
Miglior sceneggiatura a Venezia, ma in realtà la noia e i cliché degli anni '70 tra comuni, proteste e viaggi alla ricerca di sé.
Uno dei mah dell'anno.
La recensione
A Royal Weekend
Sembrava essere una delle commedia dell'anno: intelligente, ironica e storica.
Si è rivelato un pastiche evitabile e anche mal realizzato.
La recensione
Educazione Siberiana
A volte ci si chiede: meglio leggere il libro o vedere il film?
In questo caso la risposta è la prima.
Scusa Salvatores, ma su carta il tutto è forse un po' più approfondito.
La recensione
Il grande e potente Oz
Nonostante il cast, dalla Disney arriva un altro film-bambinata stile Alice in Wonderland, che non sorprende se non visivamente.
La recensione
Rush
La passione e la sfida tra Niki Lauda e James Hunt rivivono in un film fin troppo classico, storico al punto giusto ma nulla di così innovativo a livello di regia.
La recensione
Only God Forgives
Il ritorno di fiamma tra Ryan Gosling e Refn prometteva altre scintille. Invece, grossissima delusione per un film che ha ragione d'essere solo per la sua realizzazione, per quanto vuota.
La recensione
Mood Indigo
Michel Gondry+Audrey Tautou+Boris Vian.
Miscela esplosiva forse solo nella prima parte, poi si scade in un pessimismo e in una cupezza cosmica fin troppo pesante.
Grossa diludendo.
La recensione