Dopo le serie, è il momento dei film che in quest'anno si sono fatti ricordare per la loro bruttezza, o per il loro aver deluso fortemente.In questa top 10 alla rovescia, nomi importanti, da cui ovviamente ci si aspettava dell'altro, ci si aspettava di più.
10. Giovani si Diventa - Noah Baumbach
Non brutto, non bello, ma una delusione. Dal regista del bellissimo Frances Ha ti aspetti infatti grande cose, ma il patto con Hollywood e l'usare i suoi attori si paga, e così la commedia appare piuttosto svogliata e confusa, senza alcun mordente e quindi dimenticabile.Ma non abbastanza da non finire come fanalino di coda di questa classifica.La Recensione
9. By the Sea/Unbroken - Angelina Jolie
Non uno, ma ben due. Angelina Jolie è riuscita nell'ingrato compito di non far breccia nel mio cuore in nessun modo quest'anno.Pur confezionando film esteticamente ineccepibili -complici gli aiuti a cui si affida- sono le storie e il modo di trattarle che non funzionano.Dal patriottismo all'anti-romanticismo, la delusione si fa cocente.
8. Ex Machina - Alex Garland
Visto più per quanto bene se ne le leggeva in giro che per vera convinzione, ho finito per non esserne minimamente convinta. Causa una fattura volutamente fredda e uno svolgimento senza veri colpi di scena che si fanno prevedibili. Non si discute la bellezza di Alicia Vikander, ma serve di più.La Recensione
7. Southpaw - Antoine Fuqua
La trasformazione fisica di Jake Gyllenhaal bastava per la visione, ma anche in questo caso la sua stupefacente prova viene affossata da uno script decisamente datato, dove non c'è nulla che non possa già essere stato detto, o che non possa essere predetto.Visto che alla penna c'era un certo Kurt Sutter, il diludendo è più che giustificato.La Recensione
6. Foxcatcher - Bennet Miller
Poco di buono mi aspettavo, e poco di buono ho avuto. Anche in questo caso si gioca troppo su una costruzione fredda, e nelle antipatiche pose di Steve Carrell o nello scimmiottamento di Channing Tatum c'è tutto quello che serve per annoiarsi.E la lotta come sport non aiuta ad appassionarsi.La Recensione
5. Inherent Vice - Paul Thomas Anderson
Un regista che già di per sé è sinonimo di tanto cervello, tanta estetica ma poco cuore. Qui veniamo sopraffatti però da tanto di quel fumo che ci rende confusa non solo tutta la trama ma anche il senso ultimo del film.Mah.La Recensione
4. Big Eyes - Tim Burton
Un film di per sé neanche troppo brutto, che si lascia vedere come altri biopic del caso nonostante quel Christoph Waltz sempre nei panni di Christoph Waltz. Il problema è sapere che alla regia c'era un certo Tim Burton che non si riconosce in nemmeno un fotogramma.
Va bene cambiare stile, ma quando è troppo, è troppo.La Recensione
3. La Teoria del Tutto - James Marsh
Dopo la bellezza e l'intensità di The Imitation Game, mi aspettavo lo stesso risultato con la biografia di Stephen Hawking. E invece poco si sa di lui alla fine della visione, troppo del rapporto intimo con una moglie che sembra una santa. Un peccato, perchè anche se tutti sono belli e bravi, una maggiore profondità scientifica era necessaria.La Recensione
2. American Sniper - Clint Eastwood
Non che mi aspettassi chissà quale miracolo da un Clint Eastwood che con Bradley Cooper racconta il dramma intimo della guerra. Ma un risultato migliore di un giro di cliché e patriottismo magari sì.Film che più ha incassato in patria, e che fa così capire troppe cose in un popolo che esalta un cecchino.La Recensione
1. Il Viaggio di Arlo - Peter Sohn
Nell'anno di un capolavoro, anche uno scivolone immenso. Perchè quello che ha da sempre caratterizzato la Pixar è la genialità e l'originalità dei soggetti, e invece davanti a una scopiazzatura neanche troppo riuscita de Il re leone in versione dinosauri, di genialità non ce n'è neanche un po'.Vista la travagliata produzione, ci si chiede perchè piuttosto non si sia fermato il progetto.La Recensione
Magazine Cinema
In Central Perk Awards - Diludendi e Cantonate 2015 [FILM]
Creato il 26 dicembre 2015 da In Central Perk @InCentralPerkPotrebbero interessarti anche :