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In che mani siamo: F35 e Pinotti

Creato il 26 marzo 2014 da Albertocapece

l43-roberta-pinotti-ministro-140221212011_mediumMentre una commissione di altri ufficiali in pensione e tecnici del settore militare spiega al Parlamento perché l’acquisto dei bidoni volanti, alias F35, è una inutile follia, il ministro della difesa Roberta Pinotti, finalmente rivela con parole chiare i motivi dell’acquisto al quale è sempre stata favorevole. E visto che il personaggio circola da anni in “zona difesa” a causa della totale incompetenza  che la rende , come dire, disponibile a credere e ripetere qualsiasi cosa vogliano i generaloni e Finmeccanica, capirete che si tratta di una cosa importante. Oddio non è che in politica la Pinotti si mostri più ficcante come sa chi ha assistito a una straordinaria intervista fattale quando si presentò alle primarie per il candidato sindaco di Genova nella quale disse che il programma lo aveva, ma non voleva rivelarlo agli elettori. ( A proposito complimenti a chi l’ha votata)

Insomma, come avete visto, un genio che sarebbe rimasto incompreso se non fosse stato per l’intuito e le attenzioni del figlio di Cossiga e in parte di La Russa che capirono il valore di tanta sagacia nel campo degli armamenti. Ma veniamo alla dichiarazione resa coram populo davanti alla Bignardi: «… di fatto i cacciabombardieri servono perché, a parte che se tu hai delle truppe, dove c’è necessità di avere una difesa aerea, però potrebbe succedere che qualcuno decide di sparare… un missile magari… e potrebbe decidere, ormai ci sono dei missili che possono arrivare a distanze estreme, potrebbero decidere di volere, con quello, distruggere o… ehm… ovviamente creare, oggi purtroppo le armi sono micidiali». Adesso tutto è chiaro.

Capito in che mani siamo?


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