La reazione, secondo gli esperti dell’University of Western Ontario, dimostra come si può essere in stato vegetativo e continuare a conservare la capacità di vedere, capire e anche divertirsi guardando un film appassionante. Come riporta laRepubblica.it, l’attività cerebrale del paziente mentre si trovava di fronte al video è risultata pari a quella di una persona sana messa di fronte allo stesso film.
È evidente come i gialli di Hitchcock si prestano bene a questi tipi di sperimentazione, perché la loro visione richiede concentrazione, attenzione per capire le prossimi mosse dell’assassino di turno, capacità di intuire cosa accadrà nella scena successiva. Va inoltre sottolineata una curiosità: il paziente non solo è un fan del maestro del brivido, ma un vero appassionato di cinema. Anche se ha perso coscienza da 16 anni, il padre continua ancora a portarlo al cinema ogni mercoledì. È proprio il caso di dirlo: il cinema fa bene al nostro cervello.
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