Libertà Apparente vuole raccontare la difficile realtà della periferia di Napoli. Una realtà fatto di sesso, di droga e di mala. Questi sono gli elementi che fanno da sfondo alla difficile storia d’amore tra Simona, la protagonista, e M., un delinquente coinvolto in loschi giri di una delle più potenti “famiglie” della zona.
Anime ribelli che cercheranno di opporsi alle leggi del destino, alle regole di una società perbenista e fasulla, a una vita di strada dalla quale vorrebbero fuggire, che li spingerà a compiere scelte, talvolta pericolose, alla ricerca di una libertà che forse resterà solo un’illusione.
Un libro scottante per un argomento attuale, a volte violento, a volte erotico. Un libro che denuncia una realtà che mette da parte i valori e le coscienze, una realtà che nelle periferie di Napoli viene vissuta ogni giorno da centinaia di ragazzi, dai “Uagliune è miez a’ via” che, ancora oggi, nessuno è riuscito a risollevare.
Tratto da “Libertà Apparente”
Ero lì ferma dinanzi alla sagoma del magistrato, scrupoloso nelle sue domande e, evitando risposte secche, mi limitai a descrivere quello che era accaduto la sera prima, in albergo. Mentre tornavo indietro con la mente, rivissi ogni singolo istante trascorso con M., dalla sera in cui, in quel deposito, vidi ai miei piedi un uomo assassinato.
Editore: Liux Edizioni
Lucia Picca è nata a Napoli nel 1979. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza nell’immediata periferia della città, in quartieri abbandonati a se stessi, dove i giovani hanno poche alternative. Attualmente vive con la sua famiglia a Parma dove svolge un lavoro da impiegata. È un’attenta osservatrice dell’animo umano e, in questo libro, cerca di cogliere la fragilità, l’irresponsabilità e la vitalità dell’età adolescenziale.