Quando quel giovedì Francesca le rivelò ogni cosa, Vittoria non respirò, non sobbalzò.
Immobile, svuotata, provò quell'indifferenza spontanea che solo l'autentico disprezzo può generare.
La prima involontaria e repentina reazione che ebbe fu una specie di visione.
Contemporaneamente e d'istinto si sentì anche in pace con se stessa nell'intuire che quel flash che le aveva squarciato la mente non era affatto un vendicativo malaugurio, ma una veritiera premonizione: i serpenti sarebbero andati a trovarlo da ogni tramonto ad ogni alba, sarebbero stati la compagnia di tutte le sue notti, di tutte le sue buie e silenti ore, di tutti i sonni che gli sarebbero restati da dormire, da da lì alla fine dei suoi giorni.
Quell'immagine non era forse chic e per stile nemmeno le apparteneva, ma le portò grande, immenso e immediato sollievo.
E quello era ciò che in quel momento veramente contava.
Immagini da:
Crushculdesac.tumblr.com
Killianandco.tumblr.com
Nonsidicepiacere.blogspot.com
Okibraga.tumblr.com
Suis-jecute.tumblr.com
Vifardent.tumblr.com
Follow my blog with bloglovin