Pochi lo sanno, ma esiste un modo molto semplice, efficace ed economico per conoscere il destino di durata di una coppia.
Se tutti lo usassero per tempo, il numero di matrimoni falliti diminuirebbe sensibilmente. Il kit anti-strazio è contenuto in una scatola di cartone e costa circa trenta euro. Il suo nome è “Compatibility”. In teoria è un gioco di società, in pratica è un salvavita.
Peccato però che pochi lo prendano sul serio. Si può trovare nei negozi di giocattoli ma sarebbe più opportuno se si vendesse in farmacia, accanto ai test di gravidanza. E allora sì che la gente inizierebbe a riflettere bene sul risultato.
Non starò a spiegarvi le regole, ma vi accenno il principio attivo: in pratica si tratta di associare delle carte con delle immagini ad un concetto estratto a sorte. Ognuno gioca per sè ma bisogna essere in coppia. Esempio: viene estratta la parola “desiderio”. Ogni giocatore sceglierà dal proprio mazzo tre immagini che secondo lui sono associate alla parola "desiderio" (es.: spiaggia tropicale, villa, denaro). Vince la coppia che associa le stesse carte alla parola estratta. Perciò si chiama Compatibility, perchè misura la compatibilità di coppia.
Detto così sembra un innocuo passatempo per serate invernali. In realtà è una bomba capace di far saltare ciotoline di arachidi e nervi, salotti e parolacce.
Una domenica sera come tante a casa di amici, tre coppie di fidanzati, patatine, birra, cioccolatini.
“Ragazzi stasera facciamo una cosa diversa, giochiamo a Compatibility, me l’hanno regalato per il compleanno, pare sia divertente.”
“Ma sì dai!”
E allora si tira fuori la scatola nera. Sì, la parente di quella dei disastri aerei.
“Ok, ad ognuno il proprio mazzo con le immagini. Adesso estraggo la parola. Signori è uscita la parola…PAURA. Cinque minuti da adesso per scegliere tre immagini secondo voi associate alla parola “paura”.
Dopo cinque minuti…
“Una coppia alla volta scopra le carte, iniziamo da Angela e Ivo.”
La terna di Angela associata alla paura è: mare, bambino, anziano.
“Ma tesoro, che carte hai scelto scusa? Il mare!?! Hai paura del mare?!”
“Sì, tesoro. Non so nuotare.”
“Ancora non hai imparato? E il corso di nuoto?”
“Non ci sono andata amore, volevo dirtelo, ma non me la sono sentita.”
“Santo cielo! Sai quanto mi è costato quel corso?”
“Non ti preoccupare, ho convertito l’abbonamento in massaggi anticellulite.”
“Hai fatto male perché se un giorno dovessi cadere in acqua, quei cuscinetti ti tornerebbero utili!”
“Quanto sei stronzo!”
“Hei Hei! Magari ne parlate dopo. Andiamo avanti.”
“E il bambino? Che vuol dire?”
“Che ho paura di restare incinta.”
“Ma se prendiamo precauzioni? E poi io penso che al mondo ci siano cose ben più gravi…”
“Ivo, scusa, potreste parlarne dopo?”
“Ok, ma voglio sapere perché hai messo l’anziano. Hai paura di invecchiare?”
“No, ho paura di tua nonna.”
“Mia nonna! E che ti ha fatto!?”
“Ogni volta che salgo a casa vostra mi dice – io ti faccio fuori – ”
“Ti ho detto mille volte che nonna è malata.”
“No, è pazza. E pericolosa.”
“RAGAZZI, RAGAZZI! Su è un gioco! Forza Ivo, scopri le tue carte.”
Terna di Ivo sulla paura: orologio, autostrada, bancomat.
“Adesso questa ce la spieghi.”
“Certo: orologio per la paura di arrivare in ritardo ad un appuntamento, autostrada per la paura di restare senza benzina, e bancomat per la paura che mi venga clonato.”
“E tu hai il coraggio di dire a me che al mondo ci sono cose ben più gravi?”
“Concepire un bambino non dovrebbe far paura a nessuno.”
“A me tanto meno considerando le tue ultime prestazioni.”
“Ma stai zitta tu che entri nella vasca da bagno con i braccioli”
“Ivo smettila o stasera ti facc..”
“RAGAZZI BASTA! È solo un gioco. Angela e Ivo: zero punti. Su proseguiamo”
Il gioco continua e si estrae un’altra carta: SEDUZIONE.
“Mmmmh. Questo giro ci divertiamo.”
“Tocca prima ad Ernesto e Lucia. Forza Ernesto scopri le tue carte”
Auto sportiva, bancomat, collana di perle.
“Che significa scusa?”
“E’ovvio: tutte cose che fanno colpo sulle donne, no? Auto, soldi gioielli…”
“Non mi sembra che io abbia badato a queste cose quando ci siamo conosciuti.”
“Vabbè ma tu che c’entri con la seduzione?”
“Cioè!?”
“Forza, forza! Lucia scopri le tue carte.”
Croce, prete, chiesa.
“E no Lucia! Anche mentre giochiamo mi tiri fuori il solito sacrario!”
“Ernesto caro, io per sedurre mi affido al Cielo, prego e supplico i Santi di darmi questo dono.”
“Ah, ecco. Perciò ti fai il segno della croce prima di venire a letto. Veramente molto seducente.”
“Che vuoi dire? Faccio il mio dovere di donna con abnegazione e spirito di carità, contravvenendo per amore anche ai sacri dettami della Chiesa Cattolica Romana.”
“Amen”
“Non bestemmiare!”
“A te la scuola dalle suore ti ha proprio fatto male.”
“Che ne sai tu di scuola che non ci sei praticamente mai andato.”
“Meno male. Almeno mi sono divertito da giovane.”
“Mentire ai genitori, ripetere ogni classe minimo due volte, tu lo chiami divertirsi? Io lo chiamo peccare.”
“Tu chiami peccare pure passarsi il roll-on sotto le ascelle”.
“E allora tu non pecchi da tanto.”
“HEI HEI! Basta! Zero punti anche per Ernesto e Lucia.”
Il gioco al massacro procede.
Terzo giro, terza carta: FUTURO.
“Dora e Luca, tocca a voi. Prima Dora.”
Dora scopre le sue carte con un sorrisetto un po’teso.
Abito da sposa, casa, bambino.
Messaggio piuttosto chiaro. Gli occhi di tutti si piantano su Luca che deglutisce e si allarga il collo della camicia.
“Oh ragazzi, avete visto l’altro giorno il Grande Fratello? Ma roba da matt..”
“Luca scopri le tue carte.”
“Certo, certo. Ah! Sapete che mio padre si è fatto il palmare nuovo? Un gioiellino, un vero portent..”
“LUCA SCOPRI LE TUE CARTE!”
“O-ok.”
Pallone da calcio, tavola da surf, motocicletta.
“E per te questo vorrebbe dire futuro?”
“Te-tesoro, c’è un equivoco, i-io avevo ca-capito sp-sp-sport!”
“NON PRENDERMI IN GIRO! Ha ragione mia madre. Non mi sposerai mai. MAI!”
“Dora, su, è un gioco, non è il caso di farne una trag..”
“FATEVI I FATTI VOSTRI! Quale gioco e gioco! Questa è la mia vita. LA MIA VITA!!! Brutto stronzo. Pallone, surf e moto…TE LI FACCIO VEDERE IO! BASTARDO!”
La manche finisce con Angela e Lucia che sostengono Dora in lacrime fino al bagno.
“Sì, vabbè Luca, però pure te! Posso capire che nel tuo futuro immagini una moto e una tavola da surf nuove… ma il pallone te lo potevi risparmiare. Ce lo potevi ficcare un bambino!"
“Mannaggia, c’ho pure pensato! Però poi mi sono venuti in mente i Mondiali di quest’anno…”
“Embè, in effetti.”
“Ma sì dai, se l’Italia vince le chiedo di sposarci.”
“Oh. Bravo. Io ad Angela lo chiedo appena muore mia nonna. Sapete com’è…mi lascia la casa…”
“Ecco perchè tua nonna vuole farla fuori.”
“Io mi sa che finché non passo il corso di cresima non se ne parla. M’hanno bocciato per la terza volta. E comunque ragazzi, che ne dite se cambiamo gioco?”
“Io direi di sì. Ora che tornano le ragazze proponiamo uno scopon…”
“SSSSSttttt!!! Idiota, vuoi far prendere un colpo a Lucia!!”
“Ops, scusa.”
Intanto in bagno:
“Adesso torni di là e sorridi. Fai finta di nulla e non ne parlate più. Fai buon viso a cattivo gioco e vedrai che alla fine cede. Gli uomini non vogliono essere pressati.”
“Ha ragione Angela. Abbi fede, prega, prega, prega tanto e alla fine vedrai che ti porterà al sacro altare”
“Ma sì. Sapete che vi dico? Scommetto che nel giro di un paio d’anni saremo tutte con la fede al dito.”
“Sì!” “Sì!” “Sì!”
“E sapete cos’altro vi dico? Questo Compatibility fa schifo. Adesso andiamo di là e proponiamo uno scopon..OPS! Scusa Lucia!”
La serata procede con un rassicurante “nomi, cose, città”.
E il risultato di Compatibility (zero per tutti) viene cestinato insieme alle carte rosse e blu dei Lindor.
Per ora…
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