Charles Konan Banny, uno dei principali leader d’opposizione della Costa d’Avorio, ha chiesto al governo la liberazione immediata dei manifestanti arrestati la scorsa settimana durante proteste contro il presidente Alassane Ouattara (foto in alto), l’apertura di un dialogo col governo e la costituzione di una commissione elettorale “realmente indipendente” in vista delle elezioni del 25 ottobre.
L’uomo politico, che aderisce alla Coalizione nazionale per il cambiamento (Cnc) ha condannato “l’uso sproporzionato della forza” da parte della polizia, durante le dimostrazioni contro Ouattara nell’ovest. Secondo fonti d’opposizione, i morti sarebbero stati tre e gli arresti varie decine.
Banny ha inoltre parlato di un tentativo del governo di “irreggimentare certe comunità, strumentalizzarle ed opporle ad altre” in vista del voto per le presidenziali a cui l’attuale capo dello stato è nuovamente candidato.
Proprio in queste ore, tuttavia, Josephine Charlotte Mayuma, che guida una delegazione di osservatori dell’Unione Africana e della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas) in visita nel paese si è detta “soddisfatta per quanto riguarda la volontà degli ivioriani di dirigersio verso la ricostruzione e la riconciliazione del paese”. Nella crisi seguita alle ultime elezioni, nel 2010-2011, avevano perso la vita oltre 3.000 persone.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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