La prima domanda di rito è: le piace mangiare bene? E cucinare? Sì, mi piace molto mangiare bene ma non amo particolarmente cucinare.Quindi cucinare lo fa per dovere?Per lo più lo faccio per dovere, ma alcune volte mi riscopro a farlo con piacere.Invita amici o è più spesso invitato?Mi piace invitare ed avere la casa piena di amici ma anche essere invitata non è male, molte volte è rilassante.Ha mai conquistato amici o uomo cucinando?Non credo, anche se devo dire la verità, vanno via sempre molto soddisfatti e satolli.Vivrebbe con un compagno che non sa mettere mani ai fornelli?Lo faccio già, anche se ogni tanto sarebbe bello tornare a casa e trovare tutto pronto in tavola. Ci racconta il suo primo ricordo legato al cibo?Ho sempre mangiato per vivere, il piacere del cibo, come cibo, l’ho scoperto grazie a mio marito che è un ottima forchetta.Ha un piatto che ama e uno che detesta?Amo la pizza, le quiche salate, il salato in genere, detesto le rape.Un colore dominante proprio di cibi che la disgustano?Non credo che esista.Quando è in fase creativa ha un rito scaramantico legato al cibo? Prende caffè? O tè, una bibita speciale per stare fermo a scrivere?Caffè se lavoro di mattina, altrimenti tisane .Scrive mai in cucina?Sempre, è la mia postazione da lavoro.Altrimenti dove ama scrivere? e a che ora le viene più naturale?Non c’è un' ora in particolare, dipende dall’ ispirazione. Ci sono giorni che non scrivo neppure una riga altri che scrivo pagine e pagine.Si compra cibo pronto ( tramezzini, pizza, snack) o si cucina anche quando è molto presa dalla scrittura?No, cucino, ho una famiglia da sfamare.Che tipo di cibo desidera di più quando scrive ed è preso dal suo lavoro? Salato o dolce?Salato forever!Ha un aneddoto legato al cibo da raccontarci? O una cosa carina e particolare che le è accaduta?No, niente di particolare.Lei è una scrittrice di poesia e narrativa quando esce a cena con i suoi figli, o amici che tipo di locale preferisce? E quando esce con suo marito?Quando vado a cena fuori si va in pizzeria o in alternativa locale etnico, mi piace sperimentare sapori nuovi e diversi.Oppure per festeggiare una pubblicazione? Cosa tende a ordinare in un locale?Non ho festeggiato quando è uscito il mio libro e penso che non lo farò neppure per il prossimo.Nelle sue presentazioni offre un buffet? Pensa sia gradevole per gli ascoltatori intervenuti?Credo sia un modo di far sentire le persone accolte e coccolate come se fossero a casa da amici.Tende a fare un aperitivo con due olive e patatine o a offrire quasi un pasto completo?Un pranzo completo mi sembra eccessivo come due olive e patatine, direi una giusta via di mezzo fra le due cose.Ha mai usato il cibo in qualche storia?No, ma ci penserò è un ottima idea.Ad esempio in “Io sono respiro puro” ci sono passi che ricordano cibi o profumi di cibo?Sì, in alcune poesie ho rievocato il profumo dei panzerotti, il sapore del gelato alla stracciatella la dolcezza del miele e della pesca.Il cibo è mai coprotagonista?In quello appena uscito “Io sono respiro puro” no. Nel romanzo che sto scrivendo...chissà!“Io sono respiro puro” a che ricetta lo legherebbe, e perché?Ad un buon piatto di linguine allo scoglio che richiama ricordi olfattivi del mare.Per concludere ci potrebbe regalare una sua ricetta? Quella che le riesce meglio?
QUICHE CON RICOTTA E PROSCIUTTOINGREDIENTI per la pasta brisè ( dose per 1 quiche da 4 persone ) : 200 g di farina bianca “00″, 100 g di burro, 50 g d’acqua fredda, un pizzico di sale + 1 tuorlo per spennellare la superficie prima di infornare.PROCEDIMENTO: Impastate la farina, il burro freddo a pezzetti e una presa di sale. Amalgamate bene e unite l’acqua fredda continuando ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo. Avvolgete la pasta così ottenuta in una pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per almeno 1 ora. Trascorso il tempo necessario, prendete la brisè e usando un velo di farina stendetela con un mattarello su di un ripiano allo spessore di circa 3 mm. Avvolgete la pasta sul mattarello e srotolatela su di uno stampo dove avrete messo della carta forno. Appoggiate delicatamente la pasta e fatela aderire allo stampo. Fate riposare per altri 20 minuti o poco più in frigorifero.INGREDIENTI PER IL RIPIENO : 4 fette di prosciutto cotto, 250 g di ricotta fresca di mucca, 2 uova, 2 cucchiai di parmigiano reggiano, 2 cucchiai di latte, una mozzarella, sale e pepe q.b.PROCEDIMENTO PER LA QUICHE : In una terrine sbattete le uova con il sale e il pepe, unite il parmigiano, il latte e infine la ricotta amalgamando bene. Prendete la quiche dal frigorifero, bucherellate il fondo con una forchetta e versarvi il composto di uova e ricotta, coprire con le fette di prosciutto cotto e infine cospargete la mozzarella a dadini. Coprite i bordi della quiche con la brisè che fuoriesce dallo stampo e pizzicatela leggermente per unirla. Sbattete un tuorlo e spennellate la superficie della pasta. Infornate a 190 ° per circa 40 minuti...lasciate intiepidire e servite.Buonissima! Davvero!Quale complimento le piace di più come cuoca?Essere certa che fosse tutto “ottimo e ricercato”.E come scrittore?Saper coinvolgere il lettore, essere capace di portarlo per mano nelle pagine che sta leggendo.Che frase tratta dalla sua opera o dalla sua esperienza di scrittore possiamo portarci nel cuore uscendo dalla sua cucina? “I miei ricordisuccosi come pescadolci come il mielesalati come le lacrime.I miei ricordi.”(tratta da I MIEI RICORDI di “Io sono respiro puro”, Ed. Youcanprint)
Grazie per la sua disponibilità
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