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In dvd l’omaggio godardiano a Tati e l’Askoldov ritrovato

Creato il 03 febbraio 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Un gruppo di musicisti cerca di andare d’accordo nella lavorazione del nuovo album; un individuo cerca di legare con altri, ma pensa di essere ingannato dal pianeta; dei viaggiatori cercano di giungere a destinazione, un po’ come Ulisse.

Sono i tre gruppi di persone che, ognuno in cerca di un proprio posto sulla Terra,

In dvd l’omaggio godardiano a Tati e l’Askoldov ritrovato
“riempiono” Cura la tua destra, fantasia in diciassette-diciotto quadri per attori, cinepresa e videoregistratore che, nata come omaggio al compianto maestro della risata francese Jacques Tati, venne concepita da Jean-Luc Godard nel 1987, sebbene l’autore di Due o tre cose che so di lei già avesse cominciato a parlarne quattro anni prima.

Un film nel film che vede lo stesso Godard nei panni del “Principe”, detto anche l’“Idiota”, ovvero un tizio intento a girare, montare e far proiettare nel tempo di una sola giornata la sua pellicola: Une place sur terre, che è poi quella a cui assistiamo e della quale il produttore e proiezionista viene intrattenuto dall’individuo di cui sopra, con le fattezze di JacquesLa cena dei cretiniVilleret, che cerca di divertirlo.

Quindi, un campionario piuttosto grottesco di personaggi che, comprendente nel cast anche Jane Birkin e François Périer, alterna e intreccia tre narrazioni corrispondenti a tre modalità di messinscena e a tre momenti delle riprese; lasciando al contempo intuire in che modo i luoghi oscuri che dominano la circa ora e venti di visione vengano spesso attraversati da una luce interna all’inquadratura, quasi il regista volesse filmarla, decostruirne e magnificarne la sorgente.

Fino al finale brusco e sublime di un titolo da riscoprire che è Ripley’s Home Video a rendere disponibile su supporto dvd, con trailer quale contenuto extra e un booklet a cura di Dario Marchiori incluso nella confezione.

E ci spostiamo dalla Francia alla Russia sotto il marchio Mosaico Media, che riesuma dal dimenticatoio

In dvd l’omaggio godardiano a Tati e l’Askoldov ritrovato
La commissaria, unico lungometraggio diretto da Aleksandr Askoldov. Concepito in bianco e nero nel 1967, un coraggioso elaborato che non ottenne mai distribuzione, di sicuro a causa dei riferimenti alla questione ebraica in esso contenuti, ma che, “scongelato” ventuno anni dopo da Mikhail Gorbaciov, ha finito giustamente per aggiudicarsi l’Orso d’oro presso il Festival di Berlino.

Ne è protagonista Nonna Mordjulova nel ruolo di Claudia Valivova, disumana commissaria militare e grande battagliera che, durante la guerra civile d’inizio anni Venti, si mostra sempre impegnata a portare avanti e a impartire un preciso insegnamento: il regolamento dell’armata russa si rispetta, la rivoluzione non si vendica, si difende.

Almeno fino al momento in cui, scopertasi incinta e vistasi rifiutare la richiesta di aborto da un medico, trova rifugio presso una famiglia di ebrei; rivivendo i momenti sofferti del conflitto bellico e della morte in combattimento del suo compagno, nonché padre del bambino che mette al mondo… ma che decide di lasciare per tornare a lottare.

Amanti del cinema d’autore, avrete molto – e fino a oggi raro – materiale audiovisivo di cui godere tra le pareti domestiche!

  

Francesco Lomuscio


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