In Ecuador gay e lesbiche si curano con lo stupro

Da Psicologiagay
 

Sono notizie che non vorremmo mai leggere, e di cui non dovremmo voler scrivere, ma non si può restare indifferenti, apprendendo che in Ecuador ci sono 207 cliniche che si occupano di terapie riparative dell’omosessualità, e che usano come metodo di cura lo stupro.

photo credit: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:LGBT_flag_map_of_Ecuador.svg

Il governo, a causa delle proteste di chi in Ecuador si occupa della difesa dei diritti umani, ha chiuso 27 cliniche, ma ce ne sono moltissime che continuano ad utilizzare questo inconcepibile metodo.

Karen Barba, avvocato di Fundación Causana, un’organizzazione Ecuadoriana che difende i diritti delle donne, protesta a gran voce contro il governo ecuadoriano che “deve smetterla di far finta di non vedere l’orribile realtà di questi centri di tortura. Con le 207 cliniche ancora in attività nel paese, vuol dire che ci sono migliaia di donne e uomini torturati e stuprati, anche in questo momento. Non si può fare finta di niente. Non ci fermeremo finché queste cliniche non saranno chiuse tutte

Secondo Karen Barba il problema è insito nella cultura del paese, dove l’omosessualità è considerata una malattia, e nelle scuole sono gli stessi insegnanti a suggerire ai genitori di mandare i propri figli in queste cliniche, per guarire.

Paola Ziritti, di 24 anni, ha vissuto questa esperienza sulla sua pelle “Sono rimasta chiusa lì dentro per due anni, e ho passato 3 mesi incatenata con manette mentre le guardie mi tiravano addosso acqua e urine. Ma sopratutto perché quel posto è ancora aperto?“. Paola era stata mandata alla clinica dalla madre, che una volta capito l’errore, venendo a conoscenza delle violenze subite dalla figlia, ha impiegato un intero anno per farla tornare a casa.

La notizia è tanto più scioccante se si considera che l’Ecuador, nel 1998, è stato il I (e il terzo nel mondo dopo il Sudafrica e Fiji) che ha incluso nella sua costituzione leggi contro la discriminazione per l’orientamento sessuale.

Nonostante questo però, l’Ecuador è ancora un paese conservativo e tradizionalista, dove l’omosessualità continua ad essere vista negativamente, come qualcosa da cui bisogna essere curati, e questo lascia spazio alle cliniche che usano la violenza come terapia, nonostante siano in realtà contro la costituzione.

C’è ancora molta strada da fare perchè le persone omosessuali siano considerate al pari delle persone eterosessuali…

A cura delle dott.sse Valeria Natali e Paola Biondi


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