Piccoli campioni si sfidano già sui campi di calcio, a volte imitando i grandi ma soprattutto divertendosi all’aria aperta (gelida e nebbiosa della campagna milanese) condividendo una passione e uno sport e coltivando amicizie.
Guardo Edo giocare e mi rivedo in mio papà che non si perdeva mai le mie partite, ma soprattutto guardo Edo lasciandogli tutto il il tempo e la voglia di imparare e di sbagliare senza riversare su di lui sogni che in passato sono stati miei.
Il sogno adesso è tutto suo e voglio che lo viva con lo spirito giusto, lo spirito del puro divertimento, senza arrabbiarsi se si sbaglia un gol o si perde una partita e senza esaltarsi troppo se segna una doppietta e grazie ai suoi gol si vincono le partite.
(si nota che è qui è ha fatto 2 gol?!?) ”…Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette,
questo altro anno giocherà con la maglia numero sette (29).”
(F. De Gregori)