In estate lo scrittore non si ferma: inventa storie
Da Nicola Nicodemo
Cosa fa lo scrittore in estate? Il caldo, il mare, gli amici, gli happy hour... ma chi ce lo fa fare di restare in casa a scrivere? Quando abbiamo un po' di tempo libero, ci viene naturale evadere, fuggire dalla monotonia quotidiana. Di scrivere non se ne parla proprio. Ma allora, cosa fa lo scrittore in estate? Inventa storie.
A starsene senza far niente si perderebbe tempo prezioso. Non è neanche detto, però, che dobbiamo rimanere in casa a scrivere. Il lavoro dello scrittore si basa soprattutto sulle idee, sulle intuizioni. E quelle si possono avere anche fuori, al parco o al mare.
Portiamo sempre con noi un taccuino, e pensiamo, immaginiamo, creiamo storie. Lontani dallo stress cittadino e dal lavoro, la nostra fantasia correrà veloce, e non è improbabile che ci verrà in mente quella storia che aspettavamo da tempo.
E poi l'estate è ricca di emozioni nuove, di sensazioni diverse, che stimoleranno la nostra creatività. A noi basterà saperle cogliere.
È anche vero che dovremo mantenere una certa disposizione psicologica ad accoglierle volentieri. La scusa del caldo non è una buona giustificazione. Se davvero vogliamo trovare nuove idee per il prossimo anno, quando, con l'arrivo del fresco autunno, torneremo a scrivere, è indispensabile farlo ora, quando non abbiamo altri pensieri per la testa.
In alternativa, c'è sempre la possibilità di lasciar perdere tutto, godersi fino in fondo il mare e il sole. E rimandare alla fine delle vacanze il compito di inventare storie, quando saremo stressati dal lavoro e dallo studio, quando non avremo abbastanza tempo da dedicare alla scrittura... ne vale la pena?
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