Un rapporto che conferma la diffusione degli impianti per lo sfruttamento delle rinnovabili e l’aumento della produzione di energia a basse emissioni.
Nel 2010, infatti, in Europa il contributo della green energy ha raggiunto il 12,4%, confermando il trend positivo rispetto al 2009 (11,7%) e al 2008 (10,5%).
Certo, siamo ancora piuttosto lontani da quel 20% auspicato entro il 2020, ma in generale il percorso sembra comunque ben tracciato.
In particolare, il documento mette in luce (è proprio il caso di dire!) il contributo particolarmente significativo di Svezia (47,9% del totale prodotto da fonti rinnovabili), Lettonia (32,6%), Finlandia (32,2%), Austria (30,1%) e Portogallo (24,6%).
Maglia nera, invece, per malta (appena lo 0,4%), Lussemburgo (2,8%), Regno Unito (3,2%) e Paesi Bassi (3,8%).
E l’Italia? Il Belpaese si colloca più o meno a metà classifica, con una percentuale di poco superiore al 10%.
Ricordo che, secondo la Direttiva comunitaria del 2009 sulle rinnovabili, il nostro Paese dovrebbe raggiungere almeno il 17% entro la fatidica data del 2020.
Insomma, per quello che ci riguarda la strada è ancora tanta e piuttosto in salita.
(foto da tomorrowisgreener.com]