In Exilium – Riprendere ciò che è nostro

Da Videogiochi @ZGiochi
di Vincenzo Di Biaggio

Non è semplice recensire e dare un “semplice” voto ad un gioco che dimostra un grande impegno da parte dell’esiguo team che l’ha sviluppato (di cui fa parte un solo sviluppatore), ancora di più se il titolo è sempre coerente con il mondo creato e la storia che si va a vivere, ma purtroppo sotto diversi punti In Exilium dimostra anche molta inesperienza soprattutto per quanto riguarda le meccaniche base della tipologia di videogioco che hanno deciso di sviluppare.

IL BILANCIAMENTO NON AIUTA

In Exilium viene definito dai suoi stessi creatori come un “Hack and Slash RPG con enfasi sul design minimale e sull’esplorazione”. Un buon RPG ha bisogno che il bilanciamento delle caratteristiche sia quantomeno buono per offrire la possibilità di poter ruolare un personaggio al meglio. Un guerriero non si fa per una semplice spada sguainata, come un mago non è tale solo perché porta un cappello a punta. Banalmente è molto difficile soprattutto ai primi livelli poter giocare con un guerriero in questo gioco, a causa dell’impossibilità di colpire a dovere i nemici soprattutto se sono in gruppo, di contro un mago ha quasi totalmente la strada spianata grazie al suo DPS veramente elevato fin da subito, o quasi visto, che livellare è abbastanza semplice; un mago ha bisogno principalmente di due sole caratteristiche per aumentare il danno e il mana, qualche punto alla vitalità per gli hp ed è fatta; già dal livello 15 raggiungibile in una mezz’ora di gioco si è nettamente superiori ai nemici incontrati. I problemi però vengono dopo: il sistema di drop casuali premia nettamente la controparte armata di spade, asce, scudi e armature pesanti. Sarà stato un caso piuttosto diffuso ma per parecchio tempo abbiamo trovato un solo cappello decente e il bastone migliore ce lo siamo dovuti comprare solo al livello 52 dal mercante. Probabilmente è il modo che il team di sviluppo ha escogitato per riequilibrare un po’ le classi.

Purtroppo In Exilium non è neanche facile da giocare e non per le difficoltà facilmente aggirabili dei livelli, ma per il design dei controlli: avremo a disposizione solo 5 slot per le skill e molto presto saranno pochi, il sistema di lancio è piuttosto macchinoso soprattutto per gli incantesimi, bisogna selezionarlo premendo il tasto numerico corrispondente per poi mirare nella direzione in cui lanciarlo e quindi cliccare. Di certo non è il massimo soprattutto se si sta fuggendo dai nemici visto che ci si muove col punta e clicca. La ciliegina su un’amara torta viene posata dal fatto che non appena si prende la mano con questo sistema, ci si rende conto che i comandi non vengono registrati per essere eseguiti se la procedura viene eseguita troppo velocemente.

TUTTO CI SARÀ OSTILE

In Exilium ci farà vivere le gesta di un Re spodestato e mandato in esilio che farà di tutto per recuperare ciò che era suo. Saremo soli contro tutti per tutto il tempo e a volte sarà dura proseguire. La gestione dell’inventario è coerente con una situazione spartana e di fuga ma il non poter visualizzare gli item raccolti per andare avanti nelle quest per poi ritrovare un documento leggibile a video nella scena precisa in cui ci serve può disorientare se prima non eravamo venuti a conoscenza di come doverlo usare. Questo può essere sicuramente un punto a favore che porta con sé molto realismo ma si scontra con il fastidio dei controlli e può essere avvertito come un ulteriore ostacolo dovuto ad una leggera incuria.

La scelta di una grafica minimalista è senz’altro azzeccata anche perché è curata ma si nota un calo di attenzione: texture poco fantasiose, troppe poche animazioni e mob che si ripetono davvero troppo di frequente; spesso le mappe ne hanno di un solo tipo con il boss rappresentato dalla classica copia più grande dello stesso. Con questi presupposti è difficile immedesimarsi a dovere. All’inizio si morirà spesso e per fortuna il sistema salva costantemente la nostra posizione sulla mappa permettendoci di ricominciare a giocare nel preciso punto dove avevamo interrotto la nostra sessione.


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