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Ok tiriamo le somme megafinali per Before Watchmen, immaginatevi se sta recensione ve la presentavo tutta in una volta, vi conosco, non la leggeva nessuno.Quasi vi vedo davanti al monitor, “Ma che è matto questo?! Ma chi te se fila Cardillo, ma scrivi meno, porco Giuda!”Meglio così, che ve l’ho propinata a piccole dosi, sempre detto io: a rate è meglio.Comunque immagino che ‘sto Before Watchmen vi ha un po’ anche stufato. Specie a quelli di voi che hanno scelto di ignorarlo. Cioè ne abbiamo parlato quando è uscita in America QUI, ne abbiamo parlato con l’arrivo dei numeri uno in Italia QUI, ne abbiamo parlato più volte ANCHE QUI e QUI e ANCORA QUI, ora basta facciamo il totale - commentiamo le restanti miniserie e diamo il consiglio finale, rispondiamo al quesito finale: è da comprare o no?Dunque, Azzarello decisamente non ci ha preso con Rorschach, o meglio ci avrebbe anche preso, ma ha compresso troppo la narrazione, ed il risultato finale non è questo gran capolavoro, il discorso non riguarda Bermejo, (sublime come sempre).Con il Comico forse ha dato qualcosina in più, però nella totalità, la comprensione della miniserie risulta troppo legata alla storia contemporanea americana, per apprezzarla appieno credo dovreste essere i classici statunitensi fanatici delle teorie del complotto, altrimenti a tratti vi annoierete un poco durante la lettura.Anche Cooke non può certo dirsi soddisfatto della sua Silk Spectre, un picchiaduro in gonnella ed allucinogeni, persino divertente in alcune sequenze, che deve molto della sua poca godibilità, alle matite della brava Amanda Conner, in teoria però, non vorrei risultare uno snob, ma stiamo ricordando una pietra miliare del fumetto, tecnicamente leggendolo non ci si dovrebbe solamente divertire.Tocca a Minutemen.Minutemen è da 10 pieno, i sei numeri di questa miniserie, quelli si che sono un piccolo capolavoro, in quelle pagine si vede davvero l’autore tutta la bravura di un autore che meritatamente ha portato a casa svariati prestigiosi Award per il suo stupendo New Frontier.Minutemen tra tutte le altre miniserie targate Before Watchmen è (insieme a Dr Manhattan) quella che ha più ripreso lo stile dell’opera originaria.Alan Moore con Watchmen riscrisse il concetto di supereroe, Cooke plasma ogni singolo membro di quel gruppo, seguendo quelle vecchie regole, regole che hanno poi rivoluzionato ogni singola sceneggiatura del fumetto in calzamaglia da quegli anni in avanti.Credo che l’autore canadese in queste pagine abbia catturato al meglio tutta la feroce critica e la rivoluzione psicologica con cui Moore plasmò il suo tormentato supergruppo.Se si vuole considerare Before Watchmen qualcosa di più che una semplice lucrosa operazione editoriale, se si vuole pensare a questa raccolta ANCHE come ad un vero omaggio all’opera massima del grande scrittore inglese, allora questa miniserie di Darwyn Cooke è quella che merita di essere presa come campione.Cooke in sei numeri ripercorre, scrive e sovrascrive, la storia del gruppo in una maniera eccellente, ma non solo, il lavoro che ha fatto sulla caratterizzazione dei personaggi, non è solo assolutamente sovrapponibile e coerente alla sceneggiatura originale, è, anche nei momenti “inediti”, una compatibilissima appendice all’opera del Bardo. I Minutemen, in Watchmen, erano un ingranaggio secondario, necessario per la completezza della storia, incastrato alla perfezione nella narrazione, ma comunque secondario, Cooke utilizza e sviluppa l’intero gruppo, e crea, dalle poche nozioni lasciate in eredità da Alan Moore, il bellissimo personaggio di Silhouette, il tormentato Mothman, arricchisce l’arrivismo della prima Silk Spectre e del suo compagno/agente, fornisce plausibili interpretazioni per il Comico, rielabora Capitan Metropolis e soprattutto Giustizia Mascherata. Rivisitato in maniera assolutamente inquietante.Come già detto più su, Minutemen è da 10, ed è da reperire anche se non si ha alcun interesse nell’opera che lo contiene, vi assicuro che farà godere anche i conservatori contrari a questa iniziativa.Una grande prosa, adulta, cinica, una grande storia mai banale o scontata ma sempre molto ricercata, intrigante e realista, ed un grandioso lavoro grafico, un Darwyn Cooke ispirato, col suo stile squisitamente TyTempletoniano se mi passate il neologismo, minimalista, semplice ma sempre dagli standard elevati.Da leggere e rileggere. Se la nostalgia è la cosa che vi ha fatto avvicinare a Before Watchmen, Minutemen è la cura.
Nite Owl - Straczynski - Cooke 1-1
Se con Dr Manhattan Stracchino ha colto nel segno, con Nite Owl, il personaggio più positivo ed onesto dell'intera schera di personaggi di Watchmen, non è riuscito a comunicare le stesse vibrazioni, la miniserie che racconta l'arrivo del secondo NiteOwl, i suoi primi passi nel mondo della lotta al crimine, il suo Team up con Rorschach, il suo primo amore, rilulta insipida e noiosetta.Il trucco dell'iniziativa è di prendere un particolare dell'opera originale e dargli una nuova vita, un passato, un origine se volete. In Silk Spectre per esempio, vediamo da dove arriva la famosa spilletta, icona del Comico, qui invece Stracchino gioca su una foto che Daniel conserva tra i suoi cimeli della sua passata vita in costume, la foto della Dama del Crepuscolo. Rendendo la donna la prima vera passione dell'eroe. In Nite Owl si svela anche l'origine del famoso cartello che si trascina dietro Rorschach quando non indossa la maschera. Un indagine su una serie di omicidi di prostitute, con tanto di finale scontato e pure un pò forzato secondo me, intervallato dai soliti flashback delle infanzie tormentate dei due "eroi", che veramente non trasmette alcuna emozione e che può essere etichettata come la peggiore delle miniserie, da 4, un insuffiecienza piena, dovuta anche ai disegni di Joe Kubert (aiutato dal figlio Andy), scomparso lo scorso 2012 proprio mentre lavorava su questo fumetto. Una matita di 86 anni, ed a rischio di sembrare anche un cinico stronzo, dalle tavole trasparivano abbondantemente tutti.
Moloch - l'unico Villain che tormenta gli avventurieri di Moore rivive nelle mani di Stracchino-Risso, in una miniserie di due numeri in cui il sedicente Moloch è dipinto com un Freak, incapace di essere accettato dalla società in quanto deforme nell'aspetto, motivo che lo spingerà a passare al lato oscuro, plot abbastanza inflazionato, che fa da terreno di crescita per una miniserie che riscrive quasi da zero (come per Dollarbill), la retrocontinuity di un personaggio che nell'opera principale è un importante ingranaggio nel complicato meccanismo di Ozymandias, belle le matite di Risso, troppo poco presente nel palinsesto fumettistico americano secondo me, fluida la trama che inaspettatamente si rivela di una godibilità insperata, nonostante le poche pagine a disposizione, ed un personaggio che nelle mani di Moore in pochissime tavole sembrava aver detto tutto quello che c'era di interessante da dire. Ozymandias - Il primo lato positivo di Ozymandias che bisogna rendere noto al pubblico sono i disegni di Jae Lee, bellissimi, il secondo è che la storia scritta di L. Wein si struttura come una lettura degli spazi bianchi della serie originale, ossia Wein descrive attraverso il taglio narrativo della biografia, l'evoluzione di Veidt in Ozymandias, e successivamente nell'uomo che si erge a salvatore della raza umana dal disastro nucleare, da sempre un tema caro a Moore. Se l'obbiettivo di Wein era quello di descrivere un genio il cui intelletto lo ha portato ad alienarsi dal resto dei suoi simili, in tal caso l'obbiettivo è raggiunto, la soluzione dell'autobiografia sublima questa situazione, un uomo capace di rapportarsi solo con se stesso, personalmente l'ho trovata un pò lenta ma carina, e credo che nel progetto originale, rappresenti uno delle colonne del Before Watchmen, la sua vignetta finale ha un non so che di suggestivo, chiude un cerchio.Bellissime i disegni di Jae Lee, come anche molto belli i colori di Chung, il disegnatore imposta per la miniserie, delle gemotrie delle tavole che a volte ricordano lo stile Liberty novecentesco, l'uso che pensavo ormai trapassato, delle vignette tonde incastonate in spalsh page di ampio effetto, nonche anatomie affusolate, quasi Burtoniane.La godibilità della storia non raggiunge certo il 10, ripeto, in alcuni passaggi questo tipo di narrazione risulta noioso, però tutto sommato insieme alla miniserie sul Doc Manhattan, e quella dei Muntemen dà un senso all'acquistodi questa iniziativa.
Alla faccia della rarità
Iniziativa che leggo sul sito Lion tornerà stavolta in edicola, in una nuova versione, che si differisce credo da quella in fumetteria solo per la distribuzione, che dovrebbe cadere rispettando l'ordine di lettura della storia in appendice sui pirati.Il fatto che Before Watchmen ritorni in edicola allo stesso prezzo, con una cadenza settimanale, da un ulteriore rinforzo alla mia duplice teoria ossia che tutto sommato Before Watchmen non è andata come speravano, o che non si sono limitati con la tiratura, nel secondo caso sarebbe una bella presa in giro per i lettori che magari si sono affannati nell'acquisto di un opera che ripeto a sentire gli addetti al settore doveva essere a dir poco elitaria, e meno male, immagino che se non lo era finiva addirittura al banco dei giornali nelgi ipermercati. Errevvù ma che mi combini? Queste imbarazzanti incoerenze lasciamole ad altri oscuri personaggi dalle larghe intese, chi vive di fumetti e con i fumetti è gente ben più seria.
In finale?
In finale mi sento di raccomandarla solo ai nostalgici dei personaggi di Moore, ed ai fanatici collezionisti (che però badate bene sappiate come valore non varrà mai una fava visto che nemmeno un mese dopo della sua conclusione esclusiva per le fumetterie, ritorna addirtittura in edicola nella stessa veste, formato e prezzo.Per chi vive bene anche senza la sua totalità, consiglio la lettura di Minutemen e Dr Manhattan, due miniserie di elevata fattura, che oltre ad essere una buonissima lettura, hanno delle sceneggiature rispettose delle ambientazioni dell'opera originale, e sono illustrate da due grandi disegnatori.E finalmente con Before Watchmen abbiamo finito!Baci ai pupi.
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