L’LG G Flex e il Galaxy Round di Samsung, sono stati tra i primi smartphone a indossare un display curvo, una tecnologia non del tutto sviluppata e al momento troppo costosa a essere implementata su qualsiasi dispositivo. Ma le cose cambieranno. Questa è la promessa data dalla startup Kateeva, cui obiettivo è quello di rendere più facile, veloce ma soprattutto meno costosa la produzione di massa di pannelli OLED flessibili.
Grazie ad una scoperta, Kateeva è riuscita a sviluppare un metodo innovativo che rende più facile e veloce l’applicazione del rivestimento protettivo e racchiudere le unità OLED del display flessibile. Il problema principale degli schermi flessibili è la loro vulnerabilità all’umidità e all’ossigeno. Ne basta una piccola quantità per rendere il processo d’incapsulamento e sigillatura difficile e costo e soprattutto dannoso per il corretto funzionamento del display OLED. Questo è quanto è accaduto a Samsung e ai suoi display flessibili YOUM. Infatti, Samsung non è riuscita a realizzare un efficacie metodo di rivestimento e di conseguenza produrre questo tipo di display su larga scala.
Il processo sviluppato da Kateeva permette ai produttori di integrare la fase di stampa dei panelli all’interno delle proprie catene di produzione senza grosse difficoltà. Oltre a facilitare la stampa e l’applicazione del rivestimento protettivo sullo schermo, questo metodo è in grado di ridurre della metà i costi.
Rendere però il display sensibile al tatto è tutt’altra storia. Infatti, l’aggiunta degli elettrodi di ITO (ossido di indio e stagno) usati nei display touchscreen non è cosa da poco. Si tratta frammenti piccoli e fragili, che andrebbero facilmente rompersi piegando il display. A correre in aiuto a Kateeva ci ha pensato un’altra startup, Canatu, che è riuscita a inserire questi elettrodi nei display flessibili, sostituendoli con nano tubi in carbonio. I nano tubi in carbonio oltre ad essere buoni conduttori sono anche più resistenti rispetto gli elettrodi ITO.
Dovremo aspettare ancora molto per vedere implementata questa nuova tecnologia? Chissà Samsung non decida di implementarla già sul su prossimo Galaxy Note Edge con display YOUM a tre lati.