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In Galles provano a guardare avanti

Creato il 14 febbraio 2012 da Rightrugby
In Galles provano a guardare avanti Nella prossima giornata di Six Nations dopo la pausa di questo fine settimana, il Galles di Warren Gatland si giocherà il torneo e il calendario prevede che il tutto vada in scena a Twickenham, la tana inglese. C'è in palio una Triple Crown per gli ospiti che hanno già sconfitto l'Irlanda prima e la Scozia poi e che sarebbero ben felici di superare l'Inghilterra nel derby tanto atteso, a Londra. Una vittoria che dal punto di vista del morale, per i gallesi peserebbe moltissimo: già che sono una nazionale che vive d'umore - e al momento la truppa di Gatland è serena -, il successo aiuterebbe in vista dello scontro contro la Francia al Millennium Stadium in programma il 17 marzo, ultimo turno dell'edizione 2012 del Championship. 

La prima mossa l'ha fatta il mediano Mike Phillips, che ha chiesto ai colleghi di stare tranquilli e di non sottostimare gli inglesi, ricordando come gli Azzurri all'Olimpico fossero in vantaggio di nove punti e in controllo del match, prima che gli uomini di Stuart Lancaster si riportassero prima sotto e poi avanti. Phillips cita la solida difesa e il fattore Twickenham: di fronte a punti stabili come questi, occorrono basi ben assestate. Basi nel senso di fondamentali del rugby. Va da sé che al momento il Galles viene dato per favorito e il mediano del Bayonne taglia corto: "Poco importa chi lo sia". 

Nel frattempo si rafforzano le voci che vogliono Gatland alla guida dei British & Irish Lions per il prossimo tour in Australia. Dopo tutto, non c'è una grande competizione con i colleghi delle Old Unions: gli inglesi hanno un caretaker, Andy Robinson non è mai davvero comparso ai piani alti della classifica dei più quotati, Declan Kidney nei risultati è dietro al neozelandese. La spedizione contro i Wallabies scatterà nel 2013, ma dopo le sconfitte in Nuova Zelanda e Sud Africa Oltremanica hanno voglia di tornare a vincere e hanno già fatto sapere da tempo che vogliono assicurare all'head coach la massima disponibilità e organizzazione con largo anticipo. 

C'è dell'altro, nel frattempo. I Cardiff Blues hanno confermato che anche contro  l'Ulster venerdì sera giocheranno all'Arms Park, come accaduto contro il Connacht lo scorso fine settimana. La sensazione che non si trattasse solamente di un'operazione nostalgia ha trovato conferma. I Newport Dragons hanno invece comunicato di voler lavorare ulteriormente sul rapporto che lega la franchigia ai club della contea, nel solco tra la Regional Rugby (le celtiche) e la Premiership gallese. 

Sviluppi che hanno radici nel recente passato della Welsh Rugby Union, precisamente da quando sui conti federali ha inciso la costruzione del Millennium, motivo per il quale si era proceduti alla realizzazione di una nuova realtà: le franchigie appunto, con la base regionale a ruotarle attorno. La crisi economica che ha investito il Regno Unito da qualche anno, mettendo sotto stress il sistema bancario, si sta facendo sentire. Al di là delle sparate del politico di turno: leggi il laburista Owen Smith, eletto nel collegio di Pontypridd. Smith chiede di fare un passo indietro, rispolverando pure le vecchie rivalità tra club in un guizzo di romanticismo. Certo, a Pontypridd sperano tanto di poter battere un giorno i Blues nella consueta amichevole pre-campionato disputata per ricordare i tempi passati quando i Blues erano semplicemente il Cardiff - e l'occasione ha reso Smith un perfetto parlamentare in campagna elettorale. 
In Galles tentano più che altro di rimanere a galla, guardando avanti. E per farlo occorre avere i piedi ben saldi a terra. 

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