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In Italia così fan tutti! E Beppe Grillo fa perdere '2Stelle' al suo MoVimento!

Creato il 30 agosto 2012 da Freeskipper
In Italia così fan tutti! E Beppe Grillo fa perdere '2Stelle' al suo MoVimento!Nel Belpaese per diventare "ricchi & famosi", insomma per essere "qualcuno", bisogna essere sì capaci, ma capaci pure di “arrangiarsi”, altrimenti da soli, con le proprie forze e in maniera corretta e onesta non si può arrivare ad occupare certe posizioni! Da soli, senza l'aiutino, non si arriva da nessuna parte e non si va lontano più di tanto! Così capita che anche colui che si spaccia per il più pulito di tutti abbia "la rogna"! Ora si tratta solo di stabilire chi ne porti addosso lo strato meno spesso! Insomma, all'insegna del "chi è senza peccato scagli la prima pietra", le pietre nel Belpaese rischiano di restare tutte per terra! "Il buon Grillo per partecipare all'assemblea della Cisl ha chiesto 10 milioni di lire cash, tutti in nero e senza ricevute. E noi abbiamo pagato". A "sganciare la bomba" su Beppe Grillo - il moralizzatore della politica e degli italici costumi - è tale Giovanni Guerisoli, segretario nazionale amministrativo della Cisl dal 1994 al 2002, sotto la gestione D'Antoni. In diretta a 'La Zanzara' su Radio 24, l'ex sindacalista interviene e si mette a "cantare": "Era il 1999, mi pare, era uno show a Numana, in provincia di Ancona. Dopo lo spettacolo lo pagai soldi in mano, a lui di persona". I conduttori inzuppano a mestiere: "Ma voi della Cisl come avete fatto a giustificare quella spesa in nero?". "Ma, a quel tempo era molto meno vincolante di oggi...", spiega con non poco imbarazzato lo sprovveduto Guerisoli. "Ci siamo posti il problema, ma in quel momento era complicato risolvere la situazione". Un po' come sarà complicato per Grillo togliere dalle mani dei suoi 'grillini' questa patata bollente, proprio nel giorno in cui dal suo blog ha lanciato nuove stilettate al Pd e a Roberto Benigni: "Con quali soldi avete pagato il suo spettacolo?". Grillo attacca il PD per i soldi spesi “per un po’ di festa in piazza”, ma nel farlo si dimentica che quasi trent’anni fa il Partito Comunista Italiano dovette sborsare una cifra notevole per farlo esibire sul palco. La storia la raccontava l’Unità nel 2007 dopo la segnalazione di Franco Innocenti, un vecchio militante indispettito dalle invettive del leader 5Stelle nei confronti degli allora Ds. Nei primi anni Ottanta il comico genovese venne invitato alla festa dell’Unità organizzata dalla sezione di Dicomano, un paese in provincia di Firenze. “Era molto importante trovare un ospite d’onore di livello” raccontava cinque anni fa Franco Innocenti. “Per noi era una sfida. Volevamo sorprendere e nello stesso tempo riuscire a fare un buon incasso“. Da qui la scelta di rivolgersi ad uno showman del calibro di Grillo. Ma la scelta si rivelò infelice. “Era una notte terribile – continua il racconto di Innocenti – c’era stata una gran pioggia. Minacciava di continuo di venir giù acqua a catinelle. Beppe Grillo arrivò in ritardo e non trovò nessun punto d’incontro con i coraggiosi che avevano sfidato il maltempo pur di esserci. Incassammo solo quindici milioni. A lui ne avremmo dovuti dare trentacinque. Davvero troppi per le esangui casse della nostra sezione ancora più vuote dopo quella serata andata a vuoto. Cercammo di ricontrattare il compenso. Non ci fu niente da fare. I soldi dovevano essere quelli stabiliti. Se li prese e se ne andò“. Secondo le indicazioni del Sole 24 Ore, i 35 milioni di Lire dell’inizio degli anni Ottanta corrispondono a circa 60.000 euro attuali. Non si parla di briciole insomma. Per “tappare” il buco provocato dall’esosità di Grillo i militanti della sezione di Dicomano dovettero accendere un mutuo ventennale. “La segreteria della sezione era fatta tutta di giovani” spiegava nel 2007 il militante dei Democratici di Sinistra. “Io avevo 26 anni ed ero l’unico con una busta paga. Ora faccio parte del servizio tecnico dell’Univerità di Firenze, allora, ero stato assunto come portiere grazie ad una domanda che mio padre aveva fatto mentre io ero militare. Lui era parrucchiere, mia madre era invalida al 100 per cento. E così toccò a me firmare la richiesta anche se non avevo molto più del mio stipendio e di una vecchia Vespa 150 di terza mano“. Grillo si domanda se gli artisti invitati sul palco della Festa dell’Unità lo fanno a fronte di un ricco cachet. Lui di sicuro non lo faceva nè gratis nè per solidarietà e oggi il suo MoVimento5Stelle è declassato nel cuore della 'gente per bene' del Paese a "3Stelle" come un normalissimo "partito politico" italiano! Chissà quante gliene resteranno di qui fino al fatidico giorno in cui riapriranno le urne?

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Da Manuel Gallo Cassarino
Inviato il 18 ottobre a 18:18

invenzione colossale , classico tentativo denigratorio..