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In Libia l'Italia giorni fa ha fatto la propria parte con un intervento umanitario apprezzabile

Creato il 13 gennaio 2016 da Marianna06

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Per il nostro Paese, l'Italia, mostrare i muscoli allo scopo di riportare in Libia, in tempi relativamente brevi, una certa stabilità politica e sociale , non ha molto senso.

Occorre semmai impegnarsi con ogni mezzo a percorrere strade diplomatiche, atte a favorire la nascita di un governo di unità nazionale libico senza causare troppi danni sopratutto alla popolazione civile già molto provata per le note vicende interne al Paese maghrebino.

Ecco, allora,  un segnale solidale, coerente con gli intenti dichiarati in sede istituzionale, da parte del nostro governo.

Dopo l'attacco della scorsa settimana al centro di addestramento della polizia della città di Ziten,il Consiglio di Presidenza libico ha chiesto aiuto all'Italia per la cura dei propri feriti.

La risposta ,considerata la gravità della situazione(macelleria a cielo aperto), non si è fatta assolutamente  attendere e così quindici giovani reclute libiche sono stati trasportate da Misurata a Roma con un C130 dell'aviazione militare italiana.

Destinazione l'ospedale militare  del Celio.

Dopo i primi accertamenti, gli stessi saranno poi  trasferiti in altri ospedali italiani specializzati per le opportune specifiche cure.

L'intervento ossia il trasporto dei feriti,andato come prevedibile a buon fine, si è avvalso della regia coordinata del nostro ministero degli Esteri, della Difesa, dell' Interno e della Salute non ché delle competenti autorità libiche.

                             Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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