DIARIO DI UN GATTO
FUORI COLLANA
pp.120- Euro 9
Il libro
Attraverso il suo diario, Puf, ci fa conoscere un mondo, fatto di piccoli eventi quotidiani, popolato di gatti dalla forte personalità (l’aristocratica Commesse de Coulisse, la smorfiosa Madonna o Harry il Terrore dei Giardini che semina il panico tra i felini del vicinato) ma anche da esseri umani che nel rapporto con gli animali rivelano la propria essenza. Il mondo di Puf, infatti, è anche il nostro mondo e, osservandolo attraverso le preziose e sagge riflessioni di un gatto, possiamo scoprire qualcosa in più su di noi.
Remco Campert, uno dei maggiori scrittori e poeti olandesi, riesce con grande efficacia a creare una voce narrante felina senza “umanizzarla” e, anzi, restituendone tutta la sua particolarità. Questo Diario è, in un certo senso, un manuale di psicologia felina che aiuterà chi ama i gatti a capirli meglio e chi non li conosce a scoprirli, permettendo al lettore di immedesimarsi con il meno prevedibile dei nostri amici domestici.
REMCO CAMPERT
Estratto:
«Madonna, Thelonius, Napoleone, Justine, Cleopatra, Vincent, T.S. Eliot, Lolita, Socrate, Zelda, Beethoven, Fellini, Venere, Malaparte, Kousbroek, Izebel, Adina…
Sono solo i nomi di alcuni gatti che ho incontrato nei giardini dell’isolato di cui fa parte anche la casa in cui abito con Bril e Rok.
Tutti nomi appropriati, scelti con cura e con amore dai bipedi che appartengono a quei gatti. Bipedi con un certo gusto.
Io mi chiamo Puf. Sì, avete letto bene. Puf. Più che un nome, un difetto di pronuncia. Bril e Rok me hanno dato quando ero ancora molto piccola e non ne avevo la più pallida idea. Adesso che mi rendo conto è troppo tardi. Mi hanno appioppato per sempre un nome da scema. Puf! Un chiaro fallimento nell’arte di dar nomi. Perfino il Terrore dei Giardini, Harry, il gatto rosso del vicinato, ha un nome più espressivo. Certo, poi quando li chiamano per farli rientrare, Napoleone diventa Napy e Commesse de la Coulisse diventa Culi. Mica un granché. Ma Puf proprio non si può sentire!»
LO SPECCHIO DEL MIO SEGRETO
Collana: Narrativa
pp. 250 - euro 16,00
C’è stato un tempo, nella vita di Layla e di Said, in cui l’amore era più importante dell’odio e in cui la passione, vibrante, sembrava tanto forte da poter sconfiggere un rancore vecchio di secoli. Perché di questa materia sono fatte le famiglie di Layla e di Said: inimicizia, avversione e disprezzo. Sentimenti che affondano le loro radici nella religione e nella politica. Ragioni ultime di una persecuzione che Layla ha pagato con il carcere e Said con la più assoluta freddezza. Questo è successo quando la ragion di Stato bussò alla porta dei due amanti, opponendo l’ortodossia islamica alla dottrina alawita. Layla, fedele alle sue origini, viene imprigionata, ma non smette di credere alla religione dei suoi padri e all’idea della reincarnazione. Per lei, il suo legame con Said è la ripetizione di un altro amore, combattuto e difficile, sbocciato nel momento in cui iniziò la persecuzione della setta a cui appartiene. Un amore che, nel momento di uscire dal carcere, Layla avrà modo di mettere alla prova nel corso di un viaggio lungo due giorni. Due giorni in cui la protagonista si specchia nel passato, nel presente e nel futuro, rivivendo la storia del proprio corpo nella relazione con Said. Una storia toccante e proibita: manifestazione di un segreto narrato da Samar Yazbek con la poesia che contraddistingue i romanzi di un’autrice capace di interpretare come nessun’altra i desideri, i sogni e le contraddizioni vissute dalle donne nel mondo islamico.
«Tutto da apprezzare il coraggio di questa autrice»
la Repubblica
SAMAR YAZBEK
Nata a Jable (Siria) nel 1970, si è dedicata allo studio della letteratura araba prima di intraprendere la carriera di giornalista e di sceneggiatrice. Un reportage dedicato al problema delle spose-bambine ha ricevuto il premio per l’informazione sociale bandito dall’UNESCO nel 2004. Vive a Damasco, dove lavora per la televisione siriana oltre che per il magazine elettronico “Nisà Suriya” (www.nesay.org), dedicato ai diritti umani e, in modo particolare, alle problematiche dell’emancipazione femminile. Dopo Il profumo della cannella (2010), censurato in Siria dall’Unione degli Scrittori Islamici e pubblicato in Italia da Castelvecchi, Lo specchio del mio segreto è il suo quarto romanzo.