"Alfredo non capiva niente.Non si accorgeva delle cose che succedevano intorno a lui, nemmeno se gli capitavano sotto il naso. Mi conosceva come le sue tasche, eppure non capiva quello che provavo.O forse lo capiva, ma faceva finta di niente. Io lo sapevo da sempre, lo sapevo e basta. Era come mio fratello, ma era qualcosa di più. Io un fratello vero ce l’avevo e sentivo tutto il peso di quella differenza. Francesco aveva il mio stesso cognome, la mia stessa faccia. Stare vicino a mio fratello, dormire con lui, era come stare da sola. Con Alfredo, anche se facevo le stesse cose, era diverso. Era il mio corpo che cambiava, le mie sensazioni si facevano più acute. Me ne vergognavo tantissimo. Non volevo provarlo, mi sembrava qualcosa di sporco. Lo reprimevo, lo tenevo nascosto come una malattia, come una cosa imbarazzante." ***Un esordio intenso e bruciante. Una voce narrante che rimarrà a lungo nella mente e nel cuore dei lettoriDal 10 Maggio in libreria... Meraviglioso: la prima cosa che ho pensato.
Il romanzo che segna l'esordio della giovane Valentina D'Urbano non narra la storia che ci aspetteremmo di sentire dalla voce - di solito - fresca e briosa di una ventiseienne. L'autrice, notata per caso dalla Longanesi, appare come la protagonista di una meravigliosa fiaba, nella quale la pubblicazione è il tanto agognato lieto fine. La storia che racconta, tuttavia, è dura come il grigio del cemento e delicata come i petali di un girasole. Corrosiva come la rabbia, fragile come il fiorire della speranza. Perfino leggere la breve sinossi lascia penetrare nelle narici l'odore acre di fabbriche e solitudine che appesta la periferia, e la rabbia che avvolge in una nube letale i cuori dei giovani protagonisti. Si respira l'aroma amaro della tragedia e l'essenza di una storia dolorosa e crudele. Vera, come sa esserlo una realtà che non regala finali felici o certezze ben definite. Lontano dai luoghi comuni, Il rumore dei tuoi passi è una storia d'amicizia e di crescita che si snoda in un monotono orizzonte fatto di casermoni fatiscenti e di destini infelici. Beatrice e Alfredo – nemici, amici, confidenti, fratelli, amanti – appaiono come una sorta di Catherine e Heathcliff delle nuove generazioni. Dei gradini polverosi e palazzi dall'intonaco sgretolato sono la brughiera che li imprigiona, rendendoli schiavi di un sentimento graffiante, brutale e incredibilmente luminoso. Torrido e feroce come sa esserlo la luce viva del sole.
Titolo: Il rumore dei tuoi passiAutrice: Valentina D'Urano Editore: LonganesiNumero di pagine: 320Prezzo: € 14, 90Data di pubblicazione: 10 Maggio 2012Sinossi: Provate a immaginare di vivere in una borgata senza volto e senza storia in cui tutto, da un momento all’altro, ti può essere rubato, perfino la casa. Immaginate di crescere nel cemento e nell’asfalto. È qui che vivono Beatrice e Alfredo. Qui ogni cosa ha un soprannome: il quartiere dove sono nati e cresciuti è chiamato “La Fortezza”, loro sono per tutti “I gemelli”. Non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un’amicizia ruvida come l’intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un’amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole.
Valentina D’Urbano nasce il 28 giugno 1985. A nove anni manifesta la vocazione di diventare anatomopatologa, grazie alle riviste che trova e legge a casa di sua zia (Visto cronaca nera). Arriva l’adolescenza e la nostra eroina passa le sue giornate con la bombetta sulle ventitré, chiedendosi se Schopenhauer fosse maschilista, femminista o metalmeccanico. Questa è la sua espressione d’arte. Qualche anno dopo scrive un romanzo intero, tutto in stampatello e senza figure. Da grande vuole fare la scrittrice, l’illustratrice, l’anatomopatologa, la necromante, la serial killer e il vampiro.