finalmente, dopo diversi anni di attesa, è uscita, il 24 aprile, la ristampa “Un’arida stagione bianca” di Andrè Brink. Pubblicato per la prima volta dalla Frassinelli nel 1989, è stato ristampato in versione economica nel 2001. Dopo anni fuori catalogo, finalmente potremo leggere una storia che lascerà il suo segno per le tematiche trattate, per il periodo storico in cui è stato pubblicato (1966 in madrepatria) e per l’universalità dei suoi temi. Andrè Brink è uno dei più noti scrittori sudafricani del secolo scorso e ha lottato, attraverso l’insegnamento e i suoi libri, contro l’apartheid in Sudafrica. “Un’arida stagione bianca” parla proprio di apartheid, di disuguaglianza sociale e di razzismo, il tutto visto per la prima volta attraverso gli occhi di un bianco. Una storia intensa e dalla grande potenza espressiva, un racconto che ci avvicinerà ad una realtà apparentemente lontana dalla nostra, ma le cui problematiche sono una piaga aperta che serpeggia anche nella nostra società.
Curiosità cinematografia: nel 1989, un'arida stagione bianca è stato trasposto sulla pellicola da Euzhan Palcy che si è avvalso di un cast eccezionale (Donald Sutherland, Susan Sarandon, Marlon Brando) per un film che all'epoca riscosse un certo successo.