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In loving memory

Creato il 27 dicembre 2013 da Ilcanechesimordelacoda
In loving memory
27 DICEMBRE 2008, inizia l'operazione PIOMBO FUSO ad opera di israele a GAZA. 1500 morti (288 bambini, 121 donne) e 5303 feriti (1606 bambini, 828 donne). IO, OGGI MI FERMO QUI'. CON LA FOTO DI CHI C'ERA E CON LE SUE PAROLE, CON L'UMANITA' DI VITTORIO ARRIGONI.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO DA GAZA A ISRAELE
"Un messaggio cordiale di fine anno a tg1, tg2, rete 4, canale 5, italia uno, Claudio Pagliara su tutti,
ma anche il tg3:
ANDATE A FARE IN CULO.
Siamo sotto le bombe a Gaza,
e molte sono cadute a poche centinaia di metri da casa mia.
E amici miei,
ci sono rimasti sotto.
Siamo a 160 morti sinora,
una strage senza precedenti.
Terroristi?
Hanno spianato il porto, dinnanzi casa mia
e raso al suolo le centrali di polizia.
Mi riferiscono che i media italiani tutti in toto danno per buono il comunicato militare israeliano di basi terroristiche bombardate.
Cazzate.
Li ho conosciuti, questi ragazzi,
li ho salutati tutti i giorni recandomi al porto per pescare coi pescatori palestinesi, o la sera per recarmi nei caffè del centro.
Diversi li conoscevo per nome. Un nome, una storia, una famiglia.
Sono giovani,di diciotto-vent’anni,
per lo più che se ne fottono di Fatah e Hamas,
si sono arruolati nella polizia per poter aver assicurato un lavoro in una Gaza che, sotto assedio, ha l’80 percento di popolazione disoccupata.
Aprite le orecchie,
colletti bianchi della disinformazione occidentale.
Queste divise ammazzate oggi (senza contare le decine di civili, che si trovavano a passare per caso, molti bambini stavano tornando a casa da scuola)
sono i nostri poliziotti di quartiere.
Se ne stavano tutti i giorni dell’anno a presidiare la stessa piazza,
la stessa strada,
li ho presi in giro solo ieri notte per come erano imbaccuccati per ripararsi dal freddo,
dinnanzi a casa mia.
Non hanno mai sparato un colpo verso Israele,
nè mai lo avrebbero fatto, non è nella loro mansione.
Si occupano della sicurezza interna,
e qui al porto siamo ben distanti dai confini israeliani.
Ho una videocamera con me, ma sono un pessimo cameraman,
perchè non riesco a riprendere i corpi maciullati e i volti in lacrime.
Non ce la faccio.
Non riesco perchè sto piangendo anche io.
Ambulanze e sirene in ogni dove,
in cielo continuano a sfrecciare i caccia israeliani con il loro carico di terrore e morte.
Devo correre,
all’ospedale AL Shifa necessitano di sangue.
Non sono umani,
credo non lo siano mai stati."

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