“Marc Ravalomanana è totalmente libero e può andare dove vuole, sia nel paese che all’estero”. Con queste parole il ministro della Giustizia del Madagascar, Noeline Ramanantenasoa ha escluso l’esistenza di altre restrizioni imposte all’ex capo di stato, che ha vissuto agli arresti domiciliari fino a maggio di quest’anno.
Deposto da un golpe nel 2009, Ravalomanana aveva dapprima trascorso un periodo in esilio in Sudafrica, per poi rientrare in Madagascar ad ottobre scorso.
Rispetto alla revoca degli arresti domiciliari, ora il ministro della Giustizia ha annunciato uno sviluppo ulteriore. Ravalomanana - ha specificato Ramanantenasoa - potrà tornare ad esercitare i diritti propri degli ex presidenti della repubblica. Un passo in più, dunque, verso una sua eventuale candidatura alle prossime presidenziali.
Anche un altro componente della famiglia di Ravalomanana, sua moglie Lalao, ha riportato nelle scorse ore un’importante vittoria politica: un tribunale ha infatti respinto i ricorsi contro la sua elezione a sindaco della capitale Antananarivo. In un’elezione segnata da un’affluenza intorno al 29%, Lalao aveva prevalso sugli altri candidati, ma una di questi, Lalatiana Rakotondrazafy aveva presentato una serie di obiezioni davanti ai giudici.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)