Cinquantanove giornate dopo, la Liga ha un nuovo padrone: l’Atletico Madrid. L’evento è accaduto nella domenica più emotiva degli ultimi anni per il popolo colchonero: sentitissimo il saluto a Luis Aragones, bandiera dell’Atletico negli anni ’60 e ’70 e allenatore a più riprese al Calderon. 4-0 alla Real Sociedad in pieno stile Simeone: difesa solidissima, ripartenze fulminee e un Diego Costa che, dopo più di un mese, è tornato al gol in campionato.
Diego, il nuovo arrivato, è in panchina: Simeone conferma di nuovo Sosa sulla destra (Arda Turan indisponibile), in difesa c’è Insua al posto dello squalificato Filipe Luis. In avanti, come sempre, Villa e Diego Costa. Arrasate manda in campo l’undici base (sorprende solo l’esclusione di Agirretxe), l’unico indisponibile è Markel sostituito da Gaztanaga, alla prima da titolare coi baschi.
Dopo il minuto di silenzio particolarmente emozionante, il Calderon preferisce non tifare durante i primi minuti; all’8′, numero di maglia di Aragones, sale il coro che Casillas intonò in occasione della vittoria agli Europei 2008. La partita non si gioca a ritmi altissimi, ma Diego Costa mostra subito di aver voglia di spaccare il mondo: straordinaria la cavalcata di 50 metri che si chiude con un destro sul primo palo bloccato da Bravo. Dopo il gol annullato a Villa per fuorigioco, la Real mette il naso fuori e si rende pericolosa a metà primo tempo: prima Miranda rischia il calcio di rigore per un fallo appena fuori area su Griezmann, poi Zurutuza ci prova con un destro di prima intenzione sul quale è attento Courtois.
Passato il momento no, l’Atletico riprende il controllo del gioco. Il vantaggio arriva al 38′: gli ospiti perdono palla a centrocampo, Insua lancia Diego Costa che serve alla perfezione Villa, freddo a insaccare a porta sguarnita. Dopo un minuto, però, l’asturiano si blocca a centrocampo: infortunio muscolare, abbandona il campo.
Ripresa a ritmi molto più bassi e senza particolari emozioni. Tranne i tre gol dell’Atleti. Il sigillo di Diego Costa, in una giornata come questa, non poteva mancare: l’ispano-brasiliano è servito alla perfezione in profondità da Raul Garcia e infila con un preciso diagonale Bravo. Classico gol dell’ex Valladolid. La Real accusa il colpo e, dopo appena due minuti (al 74′) subisce il tris: è l’eroe della finale di Coppa del Re, Miranda, a infilare con un gran colpo di testa. Nel finale, la festa è completata: Diego festeggia il suo ritorno all’Atletico con un bel gol: cross del Cebolla Rodriguez, finta del brasiliano e conclusione vincente sotto misura. Il 4-0 è tutto per “El Sabio”, Luis Aragones.