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In memoria di ugo riccarelli

Creato il 06 agosto 2013 da Letteratitudine

ugo-riccarelliSono rimasto profondamente scosso dalla notizia della scomparsa di Ugo Riccarelli, avvenuta a Roma il 21 luglio scorso. Aveva 58 anni. Era nato a Ciriè, in provincia di Torino, il 3 dicembre 1954. La sua salute è sempre stata cagionevole, anche per via del doppio trapianto di cuore e polmone a cui fu costretto a sottoporsi anni fa in Inghilterra. La notizia, comunque, mi ha colto di sorpresa… e ho avuto bisogno di qualche giorno per “metabolizzarla” e organizzare questo dibattito su Letteratitudine dedicato alla memoria dello scrittore del “dolore perfetto”.
Ecco come si autopresentava Ugo Riccarelli nello spazio online a lui intestato sul sito de “Il Fatto Quotidiano”

Sono nato nel 1954, in una cittadina della cintura torinese, da una famiglia toscana. Ho studiato Filosofia presso l’Università di Torino e per molto tempo mi sono occupato di azione e promozione culturale in campo scolastico e teatrale, aprendo un cineclub, fondando un gruppo teatrale, lavorando in biblioteche civiche. Nel 1985 ho iniziato il mio percorso di emigrante al contrario, cominciando a scendere a Sud, verso Pisa dove ho vissuto per 16 anni occupandomi, tra le altre cose, di comunicazione: sono stato addetto stampa al Comune. Nel 2002 sono venuto a Roma dove ho lavorato prima nello staff del sindaco e quindi con il Teatro di Roma. Nel 1995 ho pubblicato il mio primo libro, “Le scarpe appese al cuore” con Feltrinelli (Mondadori 2002) al quale sono seguiti “Un uomo che forse si chiamava Schulz” (Piemme 1998) premiato con il Selezione Campiello 1998 e, nella traduzione francese, con il Prix Wizo 2001, “Stramonio” (Piemme 2000 e Einaudi 2009), “Il dolore perfetto” (Mondadori 2004) vincitore del Premio Strega 2004 e, nella traduzione spagnola, del Campiello Europeo nel 2006; “Un mare di nulla” (Mondadori 2006), “Comallamore” (Mondadori 2009), “La Repubblica di un solo giorno” (Mondadori 2011), “Ricucire la vita” (Piemme 2011) oltre alle raccolte di racconti “L’Angelo di Coppi” (Mondadori 2002), “Pensieri crudeli” (Perrone 2006) e “Diletto” (Voland 2009). Ho firmato alcune drammaturgie e collaborato con diverse testate giornalistiche e riviste tra le quali La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Diario, Grazia, Il Tirreno. I miei libri sono tradotti in numerosi Paesi.

Il suo ultimo romanzo, edito da Mondadori, si intitola “L’amore graffia il mondo” ed è finalista al Premio Campiello 2013 (e in lizza per il SuperCampiello). Qualche mese fa ho avuto modo di incontrare Ugo Riccarelli nell’ambito del mio programma radiofonico “Letteratitudine in Fm“. È stata un bella chiacchierata. Ugo ha tracciato il suo percorso letterario parlando dei suoi inizi, delle letture con cui si è formato, delle sue abitudini di scrittura, dell’amicizia con Tabucchi e - naturalmente - del nuovo romanzo (di cui ha anche letto le prime pagine). Potete ascoltare la puntata cliccando sul pulsante audio (qui sotto)…

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A pochi giorni dalla scomparsa, nella tradizione di Letteratitudine, mi piacerebbe ricordare questo nostro scrittore con il vostro indispensabile contributo. Dedico dunque questo “spazio” alla memoria di Ugo Riccarelli, anche con l’auspicio di contribuire a farlo conoscere a chi non avesse ancora avuto modo di accostarsi alle sue opere.
Chiedo a tutti di contribuire lasciando un ricordo, un’impressione, una citazione… ma anche link ad altri siti e quant’altro possa servire a ricordare Riccarelli e la sua produzione letteraria. Seguono alcune domande volte a favorire la discussione.

1. Che rapporto avete con le opere di Ugo Riccarelli?


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