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In merito alle elezioni amministrative francesi

Creato il 31 marzo 2014 da Societydoesntexist

In merito alle elezioni amministrative francesi
   Alla fine s'è visto da cosa si lasciano interessare di più le persone, quando la pratica di governo si concentra più sull'amministrazione fiscale ignorando del tutto la funzione integrante e regolarizzante che dovrebbe caratterizzare l'amministrazione dello Stato, i cittadini si concentrano sulle tasse perché tutto il resto è andato via via scemando. Se il Front National è un partito di ultradestra, xenofobo, ambiguo, ma promette che le tasse saranno abbassate, allora chi, seppure è stato a sinistra per tutta una vita, ha sofferto la pressione economica di questi durissimi anni vota per l'abbassamento delle tasse, dimenticando che così pure si vota xenofobia e violenza, intolleranza e passato. Sbalorditivo ma non troppo è il fatto che a votare il Front National in Francia nelle ultime elezioni amministrative sono stati pure gli immigrati. Si vota Front National per non morire, si dice. Poco importa cosa implica, dopotutto l'atto di segnare una croce sulla lista è in qualche modo un atto alienato dal contesto, e soprattutto dal futuro. Non ci saranno ripercussioni sul futuro o, se causa-effetto esiste, allora Marine Le Pen o, meglio, l'ultradestra farà ciò che ha promesso: abbasserà le tasse.  Disoccupazione e precariato sono il carburante del Front National. Il motore invece, ciò che ha messo in moto questo partito, è stata l'ideologia ereditata in parte dall'esperienza fatta dall'Ordre Nouveau - partito neonazista? Senza dubbio di destra nazionale, feroce, o nazionalpopulista, come si preferisce. L'Ordre Nouveau fu messo al bando nel 1973 ma prima, tra le viscere nere del movimento si aggirava il nome di Jean-Marie Le Pen - fondatore del Front National - futuro ereditiero di molti ex militanti dell'Ordine. Il FN ha resistito alla prova del tempo, puntando sulle teorie anti-islamiche e su un tema che agli europei sta molto a cuore dai tempo della caduta del muro di Berlino e dall'apertura delle frontiere: la preservazione, discussa sulla base di una filosofia speculativa che si gioca sull'ambiguo rapporto anti-immigrazione\non razzismo, principio cardine di molte teorie populiste.   Il tema che si propone nell'Europa odierna è delicatissimo, e si gioca sui rapporti di tensione tra eguaglianza e libertà, stabilità e violenza, integrazione e regolamentazione, come sempre si è giocato, in verità. La differenza è che nella nostra società moderna le regole utili per mettere un freno ad alcune situazioni, per favorirne invece altre o, più semplicemente, per permettere un qualche tipo di equilibrio tra un estremo e l'altro, neppure si cercano. La funzione politica si gioca superficialmente su un piano prettamente economico, e i cittadini, incoraggiati a credere che quella economica sia la sola dimensione politica, su quella si concentrano e sulle promesse in merito a quella votano.
   Le uniche certezze sono la Morte e le Tasse, si dice. Oggi guardiamo alle tasse e ignoriamo, ancora una disgraziata volta, che la morte può assumere forme diverse.

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