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In moto coi cinque sensi. Come funzionano i nostri sensi e come possiamo usarli per aumentare la sicurezza

Da Motociclistidatavola
Allora, credo che i tempi siano maturi per un altro post di quelli seri, di quelli dove si parla di andare in moto in sicurezza. Dato che chi scrive nel corso della sua carriera universitaria si è occupato di cervello e di neuropsicologia non è che posso inventarmi la rava e la fava, proverò a vedere come funziona il cervello e cosa poter fare per migliorarne il funzionamento mentre si guida.Stavolta parliamo di sensi. I sensi umani sono nove....pensavate cinque, vero?Ovvio che alla fine ci concentreremo sui 5 più “famosi” ma l'elenco completo prevede: vista, udito, tatto, gusto, olfatto (i FabFive), termopercezione, dolore, propriocezione, equilibrio.Il primo aspetto che vorrei vi si fissasse in mente è che stiamo parlando di un sistema, non di compartimenti. Mi spiego. Banalmente, mangiare con il raffreddore altera il gusto dei cibi. Il cervello è sistemico, anche se mangiare è un'attività che pertiene principalmente il gusto riguarda anche altri sensi: vista, olfatto e anche tatto. Mi pare di ricordare che a Charley non piaccia la consistenza dei funghi, non il sapore, non l'odore ma la consistenza.

In moto coi cinque sensi. Come funzionano i nostri sensi e come possiamo usarli per aumentare la sicurezza

foto avulsa dal contesto del post....

Quindi non pensate mai ad un singolo senso. Fra l'altro i sensi possono condividere gli organi di senso, udito ed equilibrio hanno molti punti di contatto.Altri dettagli che sono importanti da considerare sono gli stimoli, gli stimoli che determinano una percezione. La caratteristiche degli stimoli sono tre (mi pare di ricordare): tipologia di stimolo (meccanico, chimico, elettromagnetico, ecc ecc); la provenienza degli stimoli (ci sono stimoli interni, esterni, vicini, lontani) ad esempio il tatto è uno stimolo di prossimità, non possiamo sentire qualcosa ad un km, la vista invece arriva oltre il nostro guscio; la velocità (stimoli chimici, come quello termico, sono più lenti, altri, come lo stimolo per l'udito viaggia tipicamente più veloce.).Fatta tutta questa premessa, che potrebbe essere mancante di alcuni dettagli ma sostanzialmente corretta, veniamo all'uso della moto.Parliamo dei FabFive.Udito. L'udito è uno stimolo molto importante, il più vecchio e quello che per primo si sviluppa nel feto. Perchè importante? Intanto perchè è uno di quelli che può avvertirci di un pericolo e lo può fare a trecentosessanta gradi, non ha un campo limitato. Però opera in condizioni di svantaggio, i rumori di fondo sono molteplici ed adattarcisi non è facile. Per questo è importante scegliere bene un casco. Introduciamo qui un elemento molto importante. Il cervello può essere allenato. Il cervello riesce ad adattarsi, a relegare alcuni rumori e rumori di fondo. E' lo stesso motivo per cui si riconosce la voce del partner in mezzo ad altre voci che chiacchierano, il nostro cervello la associa a sicurezza e la isola. Quindi allenate il cervello ad isolare i fruscii. Un buon modo è quello di fargli riconoscere i diversi suoni della moto, isolandoli uno ad uno, il rumore del motore, la marmitta, il rotolamento delle gomme, il rumore dell'aria. Insomma, allenate il cervello ed il rumore dell'aria sarà gestito. Se andate in moto con un amico ogni tanto suonate il clacson a cazzo, giusto per tenerlo sul chi vive (attenzione, ricordo che suonare il clacson a cazzo è reato).Tatto. Il tatto è importante perchè ci permette di sentire la moto, lo stato della moto, le vibrazioni, ci permette, assieme alla propriocezione, di capire come stiamo in moto, la posizione. E' uno strumento per capire come va' la moto. Però il tatto è anche l'organo si senso attraverso il quale percepiamo dolore, temperatura e variazioni di pressione. Questi sono importanti per fare un check delle nostre condizioni alla guida. Ci permette di ascoltarci, di capire come stiamo.Olfatto. Questo è uno dei sensi meno utilizzati, probabilmente, in moto. Al pari dell'udito e del tatto ci può permettere di cogliere e anticipare problemi alla moto (odore di bruciato, odore di freni bruciati dell'autoarticolato che state per incrociare in un tornante). Però poco altro. Attenzione però, l'olfatto ha la capacità di generare attività nel nostro organismo. Un odore può dare nausea, ad esempio. Ah, avete tutti presente che a chi sviene, nei film, vengono fatti annusare dei sali. Anche ai pugili e a chi fa sollevamento pesi vengono fatti annusare sali (sali d'ammonio?) per indurre una reazione. Ora, non dico che prima di lanciarvi sul Muraglione dovete sniffarvi dei sali d'ammonio, per carità.Vista. Eccoci qua. La vista è un senso molto potente. Intanto ha una volontarietà e una consapevolezza diversa dato che l'evoluzione ci ha portato a metterlo centralmente rispetto agli altri. Voi “sapete” sempre cosa vedete. Ha alcuni limiti, come il raggio d'azione, dovuto all'angolo di copertura degli occhi e dalla rotazione del collo. Anche con gli specchietti non permette di coprire tutto il campo d'azione. Con la vista riprendiamo un vecchio adagio: il cervello è pigro. Dato che la vista è sempre ON, quando siamo in moto, stimola il cervello con millemila input diversi. Per questo il cervello, che è un pigrone, cerca di minimizzare lo sforzo e tende a mandarci in modalità risparmio energetico. Ecco perchè è importante allenare la vista. I veri motociclisti, quelli con le palle, quando passano in un paesino sono in grado di registrare, senza distrarsi, tutti i dettagli di quello che vedono, compreso cosa c'è steso sul filo dei panni della signora al terzo piano.Il motociclista vero non si lascia mai “tentare” dalla pigrizia del cervello e lavora continuamente andando a registrare dettagli. Provate a fare un giro con un endurista di quelli buoni, quelli che devono sempre capire cosa li aspetta, ramo, radice, pozza, fango, sabbia, animale, pigna, sasso, carta, forbice...ah no, spetta ho esagerato. L'endurista è più consapevole che non può staccare il cervello, il mototurista ogni tanto entra in modalità risparmio energetico, la strada la conosco, il panorama lo conosco, ecc ecc e si stalla la vista. Sarà capitato a tutti. Quindi allenatevi, allenatevi a riconoscere gli stimoli, a notare i dettagli, a registrarli. Altro allenamento da fare riguarda l'utilizzo degli specchietti. Come per i rumori di sottofondo col casco, anche in questo caso dobbiamo abituare il cervello alla “tara” degli specchietti.Facciamo un cenno alla propriocezione perchè, essendo quella che ci permette di sapere dov'è il nostro corpo nello spazio (attraverso recettori nei muscoli, nelle articolazioni, ecc) ci aiuta, in collaborazione con l'equilibrio a guidare la moto. Tutto qua.Detto questo cosa ci rimane: il gusto. Il gusto è probabilmente il senso meno utile per la quasi totalità dei motociclisti del mondo. Cosa farsene del gusto? Forse per capire quale insetto abbiamo ingerito? Io non parlerò del gusto ma non perchè lo ritenga meno importante, semplicemente perchè non ritengo di dover spiegare ad un Motociclista da Tavola a cosa serve il gusto.
Bene siamo arrivati in fondo, riassumiamo alcuni aspetti che ritengo sian importante vi restino in testa: allenate i vostri sensi, abituateli a stare in moto, quando partiamo facciamo sempre un check alla moto (nei primi km stiamo sempre attenti per capire se tutto è ok) e facciamo un check ai nostri sensi. Poi alleniamoli, usiamoli, non facciamoci fregare da quel furbone del cervello, sempre a lamentarsi delle 10mila connessioni che ognuna delle 100miliardi di cellule sviluppano, sempre a dire che sono troppe, c'è troppo da fare, che bisogna fare come si è sempre fatto, che non ci sono mai stati problemi. Non ascoltate, mantenete alto il livello di attenzione, stimolatelo con i cinque sensi.Poi ricordatevi che i sensi viaggiano comunque in un sistema, collaborano e aiutano contemporaneamente a raccogliere input su quello che stiamo vivendo in moto.

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