In My Blood
di Livin Derevel
Livin Derevel è una factotum con le idee chiare. Provocatoria, eclettica, prolifica, insopportabile, velenosa, originale, qualcuno dice grafomane, qualcuno dice anche di peggio. Negli ultimi anni ha cercato di dare un volto concreto e grintoso alla letteratura LGBTQI italiana, facendosi conoscere a livello nazionale prima grazie al fanwriting amatoriale e poi alle numerose pubblicazioni seriali. Cosa vuole dimostrare? Che vuole cambiare il mondo. Ha pubblicato numerosi racconti, è apparsa in antologie e il suo nome è sulla copertina di diversi romanzi. Non è brava nello scrivere la propria biografia e spera che nessuno la legga.
Pagine Autrice:
Titolo: In My Blood
Autore: Livin Derevel
Serie: //
Edito da: Sogno Edizioni
Prezzo: 0.99 €
Genere: Giallo, suspense
Pagine: 20 p.
Voto:
Trama: Qual è il limite dell’amore? È quello che divide vita e morte, realtà e sogno, normalità e follia? Chi lo stabilisce? Quando diventa un sacrificio, e quando la salvezza? In my blood è un viaggio introspettivo in un mondo di fantasmi foschi e impetuosi, l’immagine riflessa in uno specchio nero che narra di due storie intrecciate, inseparabili, legate da una goccia di sangue e dall’amore appassionato che infrange le regole e si proietta verso l’ignoto. Verso un ignoto che ormai è diventato familiare.
- «È…» No, ci sono ancora. Tengo aperta la bocca, se la richiudo potrei non riuscire più a pronunciare nessuna parola. Mi sforzo, butto fuori l’aria, rivoglio la mia voce «Stronzo.» «Grazie.» Si accende l’ennesima sigaretta, credo sia la terza, o forse la settima, non lo so, tutto mi appare come un ricordo sfocato, non sono sveglio, e non sono neanche morto. «Bastardo.» «Grazie.» «Figlio di p…» La lettera u si rivela ostica per la mia gola, respiro di nuovo, ho la bocca arida, impastata, come se non bevessi da giorni. Potrebbe essere così, non ricordo bene «… puttana.»
di CriCra
“Ne sento il bisogno. Viscerale.”
In My Blood di Livin Derevel è un’altra piccola chicca che va ad aggiungersi al nutrito carnet letterario di questa giovane autrice italiana, nostra amica e preziosa collaboratrice qui su Sognando Leggendo. Conoscendo oramai da tempo l’operato di Livin, non dovrei meravigliarmi della sua capacità creativa di incantare il lettore anche con poche pagine. In My Blood è l’ennesimo esempio che rientra in questa categoria.
“So di essere al sicuro, e questo mi tranquillizza”
Come ci viene anticipato nella trama, questo è un viaggio introspettivo attraverso la voce narrante di un protagonista che fino all’ultimo paragrafo rimarrà completamente anonimo. È come se Livin avesse fatto in modo di giocare con il lettore, lasciando spazio alla sua immaginazione per porsi tante domande del tipo: chi si cela dietro la voce che parla? Dove si trova? Perché ha fatto quello che ha fatto? E perché continua a farlo? E inoltre, chi è la persona che sta al suo fianco?
“Mi sorride. Non ha mai smesso.”
Queste sono solo alcuni esempi di quelle che sono state le domande che io stessa mi sono posta durante la lettura: ma poi, proprio sul più bello, ecco lì piazzato un bel tiro mancino. Un colpo di scena che seppur svela tanto con poco, allo stesso tempo lascia in bocca quel senso di appetito non ancora del tutto saziato. Nulla da eccepire sullo stile, come sempre conciso, limpido e gradevole da leggere, mai manchevole dei giusti dettagli descrittivi. Cosa posso dire di più? Questa sei tu, mia cara Livin, ci riesci sempre ogni volta. Complimenti, davvero!