Chi l’avrebbe mai detto, la proprietà privata, uno dei capisaldi tradizionali della nostra società, è stata spazzata via con un colpo di mano: la legge regionale del Veneto n. 107 che stabilisce il diritto dei cacciatori di entrare nelle proprietà private senza il consenso del proprietario. E se nella proprietà privata in questione vive della fauna selvatica, il cacciatore ha pieno diritto di ucciderla e potarsela via. La legge si chiama "Rideterminazione del termine di validità del piano faunistico-venatorio regionale approvato con legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1” e proroga di fatto il Piano Faunistico Venatorio. Benché la pianificazione faunistico venatoria prevista dalla legge nazionale sulla caccia, la 157/92, prevede che i piani abbiano una durata di non oltre cinque anni, l Regione ha tranquillamente deciso di prorogare il piano, in piena violazione della normativa.
Chissà quanti di coloro pronti a giustiziare qualsiasi ladruncolo “perché si trova nella mia proprietà” sono gli stessi che con fucile in mano invadono le proprietà altrui...