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In nome della caccia, via la proprietà privata

Creato il 10 febbraio 2016 da Salvaleforeste
In nome della caccia, via la proprietà privataChi l’avrebbe mai detto, la proprietà privata, uno dei capisaldi tradizionali della nostra società, è stata spazzata via con un colpo di mano: la legge regionale del Veneto n. 107 che stabilisce il diritto dei cacciatori di entrare nelle proprietà private senza il consenso del proprietario. E se nella proprietà privata in questione vive della fauna selvatica, il cacciatore ha pieno diritto di ucciderla e potarsela via.   La legge si chiama "Rideterminazione del termine di validità del piano faunistico-venatorio regionale approvato con legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1” e proroga di fatto il Piano Faunistico Venatorio. Benché la pianificazione faunistico venatoria prevista dalla legge nazionale sulla caccia, la 157/92, prevede  che i piani abbiano una durata di non oltre cinque anni, l Regione ha tranquillamente deciso di prorogare il piano, in piena violazione della normativa. 
Chissà quanti di coloro pronti a giustiziare qualsiasi ladruncolo “perché si trova nella mia proprietà” sono gli stessi che con fucile in mano invadono le proprietà altrui...

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