Il mio rapporto con la religione è confuso, contraddittorio. Se penso a quante guerre, quanta sofferenza, quanti morti ci sono stati nella storia dell’umanità in nome di Dio, rabbrividisco. Quante divisioni, quanti contrasti, quante diversità. Ho potuto fare una sorta di viaggio in queste diversità.




L’architettura è ovviamente diversa, ognuna a suo modo stupenda. All’interno ci si comporta in modo diverso. I turisti affollano San Pietro in ordine sparso, mentre sono ordinati e guidati nella Sinagoga. C’è qualche curioso nella Chiesa Valdese, nella Moschea solo fedeli.

Ma quando resto con la coscienza nuda davanti a Dio, tutte queste diversità scompaiono in un istante. Cerco lo sguardo degli altri e capisco che tutti chiedono le stesse cose, tutti ringraziano per le stesse cose. Tutti provano le stesse sensazioni e le stesse emozioni.
Allora perché, in nome di Dio, il mondo continua a distruggersi!