In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato laeffe (canale 50 Dtt) propone una serata a tutta cinema per riflettere

Creato il 19 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
5.186.000 gli stranieri regolarmente presenti in Italia, 80.000 i bambini stranieri nati nel nostro Paese nel 2012, 477.519 le aziende possedute da stranieri sul nostro territorio (Dossier Statistico Immigrazione, 2013). E ancora oltre 35.085 le persone sbarcate sulle nostre coste da gennaio a metà ottobre del 2013, di cui il 73% necessita di protezione internazionale (Dati Ministero dell’Interno). I temi dell’accoglienza e dell’integrazione sono di grande attualità in Italia, sono argomenti caldi della politica che spesso creano divisioni e determinano posizioni contrastanti.
Il 19 gennaio, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, laeffe (canale 50 del digitale terrestre) propone una serata speciale di grande cinema per raccontare due storie che rappresentano quelle di tanti individui che migrano per fuggire da guerre, povertà, regimi totalitari… o semplicemente per cercare di ricongiungersi a mariti, mogli, genitori partiti per cercare fortuna altrove.
Tema caro anche a Giuseppe Catozzella, autore del caso editoriale Non dirmi che hai paura, appena uscito per Feltrinelli, che spiega così l’importanza di questa giornata: “La questione dei cosiddetti migranti è una questione centrale del nostro tempo. L'uomo è sempre migrato, ma in un momento di crisi eclatante di un modello economico come questo, le migrazioni assumono tutta una loro cogente essenzialità. Sono il segno del sogno. Le rotte sono le tracce che la speranza e i sogni solcano nella terra. Il mio attuale sogno è quello che la storia di Samia Yusuf Omar (protagonista del suo libro, ndr) divenga simbolo per i migranti di tutte le latitudini. E simbolo per noi che comodamente riceviamo le notizie degli sbarchi dai tg. La vita di Samia è la vita di ogni migrante, perché Samia è una guerriera che combatte per realizzare il suo sogno. Dare vita attraverso la scrittura alla vita di Samia vuol dire scrivere che ogni migrante è uguale a noi. Noi siamo dei migranti solo un po' più fortunati”. 
Lo speciale firmato laeffe parte alle ore 22.00 con Almanya – La mia famiglia va in Germania, pellicola della regista tedesca di origini turche Yasemin Sandereli. Al centro della vicenda la famiglia Yilmaz con la storia di Huseyn (interpretato nelle diverse fasi della sua vita da Vedat Erincin e da Fahri Ögün Yardin) e del suo trasferimento dalla Turchia alla Germania avvenuto negli anni ‘60. Ora per il patriarca della famiglia, divenuto nonno, è il momento di tornare alla sua terra di origine per far conoscere la sua patria a tutti i suoi cari.
Il viaggio diventa un’occasione per recuperare le proprie origini, per raccontare i primi difficili anni nel nuovo Paese e per svelare alcuni segreti abbandonati nel passato. Un film brillante che con ironia e leggerezza riesce a toccare tematiche estremamente serie come quelle dell’immigrazione, del multiculturalismo e dell’accettazione del diverso per cultura, religione o tradizioni.
A seguire, a partire dalle 23.50, il testimone passa invece a Sin Nombre – D’amore e di violenza, lungometraggio di Cary Fukunaga presentato nel 2009 al Sundance Film Festival dove ha conquistato il premio per la regia e la fotografia. Il film racconta la storia di Sarya (Paulina Gaitan), adolescente dell’Honduras che sogna di abbandonare la sua terra natale per emigrare in America insieme al padre e allo zio.
L’itinerario attraverso l’America Latina si trasforma in una vera e propria odissea che porterà la protagonista ad affrontare eventi pericolosi e situazioni del tutto inaspettate. Il cammino di Sarya si incrocia con quello di El Casper (Edgar M. Flores), ragazzino messicano in fuga dalla sua gang. Insieme i due cercheranno di superare le tantissime difficoltà per raggiungere l’agognata meta dove poter iniziare, finalmente, una nuova vita

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