Commedia garbata (mi sembra il termine giusto!) sul tema dell'omosessualità. Garbata per via della scelta adottata di restare in una specie di limbo, e poi è uno dei pochi casi dove l'omosessualità viene mostrata in una maniera del tutto asessuale. Il film viaggia tra banalità, stereotipi e una piccola dose di coraggio, piccola perché non prova mai ad osare, a spingere fino in fondo il pedale... un peccato perché poteva essere una bandiera! Sul piano comico il film ha delle trovate molto simpatiche, da ricordare il training di Kline con il primo volume di Explorin Your Masculinity e il personaggio della modella semi-idiota e viziatissima (appare pochissimo, ma fa ridere).
Il cast è il suo punto di forza, non ci sono dubbi. Spiccano per bravura Kevin Kline e soprattutto Joan Cusack, da segnalare poi Matt Dillon e soprattutto Tom Selleck, qui nel suo ultimo film degno di nota.
Una piccola curiosità: il film prende spunto dal discorso tenuto da Tom Hanks, dopo la vittoria per Philadelphia alla cerimonia degli Oscar, durante il quale ringraziò il suo ex professore gay. Una commedia carina, che però viene massacrata dal pessimo finale...






