Il rapido declino del frassino europeo (Fraxinus excelsior) in Europa è stato un mistero. L'epidemia ha colpito il frassino minaccia l'esistenza di questo albero inn parte d'Europa. I primi segni di degrado sono stati osservati in Lituania e Polonia alla metà degli anni novanta, quindi l'epidemia ha iniziato a diffondersi in Lettonia, e poi verso ovest (Kaliningrad) e sud (Bielorussia). Nel 1998 l'epidemia decimava frassini in Polonia, e nel 2002 ha colpito la Germania, per arrivare in Svezia nel 2004. Nel 2008 aveva ormai fatto strage di frassini in Danimarca, Norvegia e Finlandia.
Ora la moria di frassini ha toccato Francia, Paesi Bassi, Italia e Croazia, mentre i primi sintomi sono rilevabili in Ucraina Regno Unito e in Irlanda.
Il responsabile dell'epidemia è un piccolo Inizialmente (2006-2010), gli studi effettuati nel centro Europa (Polonia e Svizzera) ha suggerito che il fungo della specie degli ascomiceti (Hymenoscyphus albidus). Il fungo era già presente nei boschi europei, dove si occupava di decomporre le foglie secche del frassino. Perché allora si è trasformato in una vera e propria peste? Perché in realtà non si tratta affatto dell'Hymenoscyphus albidus ma di un fungo morfologicamente molto simile, il Hymenoscyphus pseudoalbidus, proveniente dall'Estremo Oriente, dove vive in perfetta armonia con i frassini locali. Il fungo è arrivato assieme alle piantine di frassino della Manciuria (Fraxinus mandshurica) importate dalla Cina, e si è rivelato letale per i frassini europei.
Ora sembra che l'unico modo per salvare i frassini sia quello di selezionarne ceppi resistenti al fungo e piantarli al posto degli alberi malati. Ma non suona un po' strano, introdurre una artificialmente nuova specie per limitare i danni in un'altra specie artificialmente introdotta.