
Manifestazioni pacifiche venerdì in tutto il paese: è questo l’appello dell’opposizione in Repubblica del Congo, che contesta i risultati del referendum costituzionale di domenica scorsa. Secondo i dati ufficiali, il testo della nuova carta fondamentale - che permette al presidente Denis Sassou Nguesso di candidarsi ad un nuovo mandato il prossimo anno - ha ricevuto il 92,26% di ‘sì’.
Cifre, queste, contestate dall’opposizione, che ha deciso di reagire non solo con le manifestazioni di venerdì. Il fronte repubblicano per il rispetto dell’ordine costituzionale e l’alternanza democratica (Frocad) e l’Iniziativa per la democrazia in Congo (Idc) hanno infatti chiesto alla popolazione di entrare in sciopero generale ogni lunedì, giovedì e venerdì a partire dal 2 novembre.
Lo scopo dell’iniziativa è impedire la promulgazione del nuovo testo costituzionale. L’opposizione infatti considera la consultazione voluta da Sassou Nguesso (foto) viziata, tra l’altro, da un’affluenza bassissima, non superiore al 10%. Il governo ha invece comunicato che il tasso di partecipazione è stato pari al 72% circa.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
