Un week end riposante a primavera? Magari per il 25 aprile o per il Primo maggio? Un bell’angolo di Piemonte tutto da scoprire, ovvero i sette Sacri Monti piemontesi Varallo, Orta, Crea, Domodossola, Ghiffa, Belmonte, Oropa e i due monti lombardi Varese, Ossuccio.
Qui oltre che natura si può sentire nell’aria l’antico mistero della fede ma anche della tradizione, come è noto, il Sacro Monte è un antico concetto piemontese, infatti il termine Sacro Monte nasce a Varallo Sesia per il sogno visionario di un frate francescano del Quattrocento, Bernardino Caimi, che voleva ricostruire i Luoghi Santi in modo da evitare ai pellegrini il lungo pellegrinaggio verso Gerusalemme.
Qui, nelle montagne del Piemonte secondo quanto desiderato da Bernardino Caimo doveva nascere una copia di Gerusalemme, un monte, un’ascensione, una purificazione, e un sogno sacro, da realizzare con il linguaggio della pietra e dei colori.
Un qualcosa di mistico! Sarà poi Gaudenzio Ferrari a realizzare il sogno di Bernardino una sorta un grande presepe.
Nasce così l’incanto del Sacro Monte a strapiombo sul Sesia. Oggi Il Sacro Monte si raggiunge con la funivia recentemente ricostruita, oppure con la vecchia strada di salita, sempre da piazza Ferrari. La visita parte dalla cappella di Adamo ed Eva e procede nelle successive che raccontano la vita di Cristo dall’Annunciazione all’entrata in Gerusalemme. Poi, dopo la Porta Aurea, il «racconto» ripropone Gerusalemme e le sue forme urbane, con la Piazza dei Tribunali e del Tempio, e le cappelle che narrano Morte e Resurrezione di Cristo.