Un film di Woody Allen. Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller.
Gil (Owen Wilson) è uno sceneggiatore americano che sta tentando la via della scrittura. Arriva a Parigi assieme alla sua fidanzata Inez ed ai genitori di lei per preparare l’imminente matrimonio. I due promessi sposi, però, hanno ben poco in comune sia dal punto di vista degli interessi che delle amicizie. Inez non crede nelle potenzialità del libro che Gil sta scrivendo e passa buona parte del soggiorno parigino con un suo amico, con il quale ha notevoli affinità e che non è benvisto dal fidanzato.
Gil, nostalgico del passato, passeggiando per la città, una notte viene ‘caricato’ su una automobile d’epoca che lo trasporta nella Parigi degli anni Venti, dove incontra artisti come Scott Fitzgerald, Pablo Picasso, Ernest Hemingway, Cole Porter e tanti altri. Scopre però che anche in quell’epoca c’è chi cerca una ‘fuga nel passato’. Questo lo aiuterà ad affrontare il presente, dando una svolta alla sua vita.
Il film è una dichiarazione d’amore di Woody Allen verso Parigi. Nei minuti iniziali viene ‘presentata’ la città con una sequenza di immagini davvero coinvolgenti. Per quel che posso capire, la pellicola invita a non concentrarsi troppo su ciò che ‘è stato’ ed a cercare di risolvere i problemi veri, quella della vita reale. Da segnalare i cameo di Kathy Bates (Misery non deve morire) nei panni di Gertrude Stein e di Adrien Brody in quelli di Salvador Dalì.
Voto:
quattro stelle su cinque
*4/5*