In prima serata su Italia 1 da lunedì "Le Iene" fan l'amore (Libero Quotidiano)

Creato il 15 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Davide Parenti e la sua squadra preferiscono non chiamare la nuova creatura televisiva Le Iene rosa o simili. Certo, la tentazione di qualcuno è forte. Xlove, di cui Libero ha visto spezzoni in anteprima, mescola servizi degli inviati delle Iene e interventi di comici famosi nella formula della stand up commedians, ossia senza conduzione, senza abiti di scena, senza trucchi; il filo conduttore dei filmati e delle gag saranno appunto i sentimenti, le relazioni, l’amore, il sesso, e per questa ragione è probabile che il pubblico femminile sia particolarmente interessato alla visione.
E poi oltre ai servizi e ai comici ci sarà Nina Palmieri, abituata a parlare di temi scabrosi su La7, qui voce narrante e autrice di molti reportage. Tra questi, uno farà discutere e probabilmente irritare i cattolici. Si chiama «La storia di Teresa» e andrà in onda subito, nella prima puntata, lunedì prossimo su Italia 1 in un orario delicato, ossia le 21.30. Racconta di una donna di Roma, Benedetta, omosessuale, che ha deciso di diventare mamma con un «seme fresco» acquistato a Londra. Il servizio segue le tappe della sua vicenda. Dopo un tentativo fallito finalmente resta incinta. «Non volevo il donatore italiano per protesta: in Italia è vietata la fecondazione di questo tipo», spiega, «non lo volevo diverso da me esteticamente, non volevo che nascesse un figlio che non mi somigliasse». Nasce una bimba, Teresa appunto. Cresce, spegne le candeline, gioca. Compie un anno, due, tre. Oggi ne ha sei. La Palmieri la intervista. «Dov’è tuo padre?», le chiede. «In Inghilterra», dice la bimba. Perché in Inghilterra? «Perché mia mamma è andata là a prendere il seme». Benedetta racconta alla figlia di essere lesbica. «Mamma, perché non hai il fidanzato?». «Perché io mi fidanzo con le donne».
Le polemiche? Davide Parenti è abituato, vedi il recente caso Stamina. «Abbiamo raccontato un pezzo dell’Italia», commenta riferendosi al servizio della mamma lesbica, «con sapienza e onestà, in modo molto laico». Come contraltare, ci sarà anche un reportage sulla manifestazione a Parigi degli omosessuali che si battono contro l’adozione e il matrimonio da parte dei gay.
Molti dei contributi sono girati dall’inviato con la telecamera a mano, alla maniera del Testimone di Pif su Mtv. Tra gli altri temi: le convivenze tra ragazzi con la sindrome di Down; uno stalker a confronto con la «stalkizzata», il Viagra che compie quindici anni, le nozze della Iena Luigi Pelazza filmate da Pif (nel frattempo diventato regista di culto), il matrimonio della Iena Viviani e la sua Ludmilla...
Le puntate previste sono tre. I comici sono otto: Andrea Pucci, Maurizio Lastrico, Debora Villa, Alberto Patrucco, Alessandro Fullin, Antonio Ornano, Pietro Sparacino e Annalisa Arione. Con loro anche Frank Matano, della squadra delle Iene e protagonista indiscusso del web con 100 milioni di visualizzazioni e 2 milioni di fan su Facebook. Qui è al debutto ed è molto emozionato. Fanno gag su sesso, appuntamenti, uomini, donne, gay, sentimenti. «Un bel gruppo, facciamo una comicità un po’ più alta. Minimal e moderna», osserva Parenti, che prosegue: «Questo è un format originale. Rispetto alla tv tradizionale è successa una cosa anomala: eravamo pronti ad aggiungere le risate finte, una cosa inevitabile, invece non è servito».
Il creatore delle Iene non nasconde la delusione per la mancata promozione del suo programma su Canale 5. Ne aveva ampiamente parlato sulle pagine di Libero. «Volevamo correre su una strada più grande, ma Mediaset non ha voluto. Con Xlove puntiamo a ottenere più del 5 per cento di share, se rinforzi una rete che cresce ne giovano tutti. Con le Iene partiamo dal 3 e raggiungiamo il 14, siamo gli unici. Nemmeno Crozza fa meglio». Tra comici brillanti e servizi sexy, gli ingredienti per un buon risultato ci sono tutti.
Alessandra Menzaniper "Libero Quotidiano"

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