Magazine Diario personale

In pullman

Da Saraconlacca

Sono in pullman e aggiorno il mio blog. E’ la prima volta che scrivo in movimento e la sensazione è strana. Mi accorgo di poter fare due cose contemporaneamente (scrivere e osservare il mondo in movimento… il pullman che mi riporta a marsala) e la sensazione è sgradevole. Si, una sensazione spiazzante, come se io volessi tenere tutto sotto controllo e in tal modo non riuscissi a fare ciò che vorrei; se osservo non scrivo e se scrivo non osservo… Il mare oggi è increspato e anche il cielo ha qua e là diverse nuvole. Sul pullman tutto tace, molti dormono, l’autista guida, la radio ha smesso di cantare. Questa mattina sono stata ad un funerale. Ancora una volta riflessioni sulla caducità della vita, sulla sua assolutamente precaria e breve durata. Viene spontaneo non voler perdersi nulla, cercare di spendere bene il proprio tempo, pensare al futuro in una casa accogliente, con un uomo che ti ama e dei bambini che diventeranno tutta la tua vita… Sto sognando… Ad occhi aperti, il mio sogno più grande: una famiglia vera, una famiglia mia. Forse anch’io devo chiudere gli occhi su questo pullman, come tutti gli altri, mi addormento e chissà che un giorno i sogni non diventino realtà.



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