Tramite la parola di Elina ho spesso attraversato mondi e libri. E così, ora questo suo scritto è per me un doppio riconoscimento, quello di essere stata all'altezza di un suo sguardo attento (e benevolo ) e quello di essere stata "attraversata" nel mare delle mie parole. Dalla dimora ospitale delle Carte Sensibili, una recensione per Capo Mundi.
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![IN QUALE (A) CAPO ACCADE IL MONDO?- Elina Miticocchio IN QUALE (A) CAPO ACCADE IL MONDO?- Elina Miticocchio](http://m2.paperblog.com/i/263/2630963/in-quale-a-capo-accade-il-mondo-elina-miticoc-L-60zF0p.jpeg)
Ho letto e riletto il poemetto di Simonetta Sambiase. L'ho letto prima di corsa, a bassa voce, poi lentamente a voce alta. L'ho annotato, ho evidenziato sulla carta alcuni passaggi, i momenti che lo caratterizzano. Lasciatemi dire, quasi a creare una parentesi, che i fogli cartacei sfiorati dalle dita e dal passaggio degli occhi accorciano le distanze e vivono del senso che l'autore ha voluto dire e dare al lettore.
Nella raccolta ciò che balza agli occhi è il suo tessersi e scomporsi, un filo che conduce ma che si alterna a stasi. Un atto voluto, un significato cercato quello di esprimere movimento e immobilità, viaggio e approdo, " fuga e faro".
Le onde tagliano un confine.
Si chiudono gli istmi come ferri d'acqua
si congiungono filamenti di nubi e di maree
e pagine d'erbe crescono su poca sabbia
come dei lunghi papiri.
Chi è...
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