…””Essi dunque
raccoglievano le parole della agonia,
le parole spremute,
ma anche nel confortatorio
- fin sul patibolo -
prevaleva l’insensatezza delle cose”…
…In queste sporadiche silenti radure
(nelle lande fiorite del sangue)
voi ci avete già abituati,
al principio della segregazione,
a sofferire di una forma di ostinazione spirituale:
come se poi si avesse ricevuto una ferita
–in questi alti cieli pallidi…sulla calcinata terra –
una speciale esecrazione,
la dovuta incandescenza dai colpi del male.
Ma duri sono,
i tendini delle ossa,
e erano sanguigne, le stimmate dei chiodi,
e le occhiaie del morente
sempre si riempiono di ombre:
oh quale !
quale lassitudine senza nome!…
VILLA DOMINICA BALBINOT
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