In rete

Orfana dell’Onda (le cui ombre intravede, come previsto, dappertutto; e la cui mancanza sente ovunque: dagli sguardi di comprensione multipla alla supervisione per maneggiare il plotter, dalla condivisione di un linguaggio altro all’aiuto per richiudere la porta del cesso a chiave), preso atto che i Pesci restano tali (e cioè: sly, sguscianti, viscidi e, intesi come gruppo, di certo poco accattivanti) anche se sono meno 1/3, la ‘povna guarda con curiosità ai suoi Anatrini che la seguono con gli occhi tondi, ma, soprattutto – c’è bisogno di dirlo? – si affida ai Merry Men.
Con i quali l’amore continua, imperituro, a battere – e si snoda secondo i sentieri ancora ignoti del triennio, in uno strano misto di rispetto e ironia.
“Siamo indietro!” – li ha salutati la ‘povna il primo giorno.
“Di già, professoressa?” – domanda Piccolo Giovanni.
“Per l’esame di Stato, sì, indietrissimo” – rincara lei, sempre più convinta.
“Prof., lei ha ragione, senza dubbio; e poi è più esperta… Però mancano due anni” – prova a ribattere lui con lo sguardo perplesso.
“Per la verità” – (Soldino) – “direi che sono tre”.
“Non importa, è accessorio, non c’entra. Io ho fatto la maturità con l’Onda” – (la Pesciolina annuisce) – “e ho capito che: capo primo, in terza ci si gioca tutto; e poi, capo secondo, che siete già a cavallo, se imparate a fare bene lo scritto di italiano”.
“Se lo dice lei…” – si arrendono loro, mitemente.
Da mercoledì scorso, dunque, la ‘povna e i Merry Men macinano, gagliardi, chili e chili di programma. Ma, poiché non riescono a non divertirsi insieme, nel frattempo, in capo a poco, hanno dato finalmente corpo a un’idea che razzolava nella loro testa già dallo scorso anno.
E così – attraverso un complicato sistema organizzativo, che vede Rebecca amministratrice, e la ‘povna presente, ma amica di nessuno (in omaggio alle sue stesse regole) – la ‘povna e i Merry Men sono finiti sul canale telematico, e si sono fatti il gruppo.
Dentro, oltre a partecipare tutti, la ‘povna carica i files delle schede che propina loro in questi giorni, che loro prendono, e digeriscono – nonostante il già altissimo numero di pagine – senza colpo ferire. Non solo. Sempre attraverso il gruppo, la ‘povna segnala chi non le ha ancora portato (“Weber, il Panda e MrMao: molto male”) i compiti delle vacanze, esponendoli al loro ludibrio privatamente pubblico. Li sgrida perché si sono presi il sabato fascista, e, soprattutto, continua con la sua tiritera ‘bianconiglio’ (“siamo in ritardo, siamo in ritardo, siamo in ritardo”). Il culmine lo ha raggiunto però oggi quando, in un impeto di ironia sadica, la ‘povna ha creato anche “l’evento”: “sabato 22, dalle 9 alle 12: siete invitati al tema, partecipate tutti!”.
Ce ne è abbastanza per mandarla a quel paese per direttissima. Ma i Merry Men, serafici, sopportano. Mettono “I like it”, accettano l’invito, fanno faccette sorridenti.
E la ‘povna, anche quest’anno, già li adora.