E’ infatti un grande privilegio, quello di vivere oltre, bello e anche triste perché ogni artista vorrebbe vivere e convivere la sua arte in vita, vorrebbe che il pubblico avesse le emozioni e le sensazioni che hanno animato il suo lavoro, la sua ispirazione, e nel caso di Cathy artista sono propriogli amici che la fanno vivere e rivivere proprio a Pietrasanta, luogo magico per Cathy, di arte e d’amore: ed è una festa quella per Cathy, il contesto ridente nel quale l’artista ritorna sui suoi percorsi, viva i suoi colori, i sogni, i sorrisi, gli azzurri del mare e del cielo, i viaggi, gli attimi che ha fissato sulla telanella sua misteriosa poesia. La mostraBlueblue and more, di Cathy Josefowitz, concepita da una amica e proposta ad amici, è allestita alla Galleria Susanna orlando Studio di Pietrasanta, e sarà inaugurata Sabato 06 settembre alle ore 18.00 Per questa mostra sono stati scelti gli ultimi lavori, quelli dedicati e ispirati al viaggio che l’artista ha fatto in Tunisia con il figlio Pierre. I suoi cieli in particolare hanno incantato Cathy Josefowitz e non ci sono parole migliori di quelle di Beppe Sebaste nel testo che accompagna la mostra.
…E’ a questa tua pazienza che le mie parole anelano. E mentre ti guardo nuotare e volteggiare nell’azzurro, e vorrei toccarti ma non ci riesco, mi accorgo che le parole più belle le hai usate tu accompagnando una delle tue ultime tele: blue,blue and more. Quelle tre parole e mezzo potrebbero bastare. C’è tutto: l’avventura del colore, l’annuncio e l’auspicio del viaggio, il saluto, il tuo bellissimo sorriso. C’è ildancing&painting della tua vita intensa e infinita, ci sono i cieli in cui ti sei specchiata e che si sono riflessi nei tuoi quadri – quello della Tunisia, dell’India, di Ojai, di Pietrasanta… Il cielo che riflette la terra che riflette il cielo, padrecieloe madreterra, e in mezzo l’umano. C’è l’azzurro dell’amore e delle mani giunte che si rivolgono all’Altezza, a quella “pazienza nell’azzurro” che hai spiegato così bene poco prima di partire, guardando il cielo: “Sono molto più felice adesso che in passato, perché ho imparato a fare così (hai giunto le mani inchinando il capo) e ringraziare l’universo”. In galleria saranno esposte8 grandi tele, 50 disegni e una istallazione diwavingrooms
Cathy Josefowitz è nata nel 1956 a New York, la più giovane di tre sorelle. Sua madre era una pittrice e suo padre un produttore discografico e direttore d'orchestra. La sua famiglia si trasferisce in Svizzera, dove è cresciuta, trovando qualche difficoltà ad integrarsi,e ben presto si rifugia nella pittura e il disegno. A 16 anni, lascia la Svizzera per studiare scenografia a Strasburgo. Nel 1973, a 17 annientra alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Parigi. Parigi divenne la sua casa e la sua base culturale. Questi anni sono stati molto produttivi, dipinge grandi tele con richiami all' espressionismo, usando carta kraft come supporto. Le piaceva questo tipo di cartaper il suo colore e la sua consistenza. Nel 1977 Cathy vive una crisi con la sua arte: non riuscendo più a dipingere si trasferisce a New York, dove si avvicina al mondo del teatro e della danza. Nel 1979 si stabilisce in Inghilterra, dove si laurea in PerformingArts pressoDartington College ofArts, incontra alcune delle persone più importanti della danza contemporanea come Steve Paxton, creatore della forma di danza chiamata ContactImprovisation, e Mary Fulkerson uno dei fondatori di lavoro di rilascio. Durante gli anni al Dartington College ofArts, collabora con la compagna di studi, Mara de Wit, con cui lavorerà anche in futuro creando una compagnia di danza -teatro.
Danza e coreografia diventeranno parte integrante anche nella pittura di Cathy. Nel 1988 durante un breve viaggio in Svizzera dove stava dando lezioni di danza per studenti di musica al Conservatorio di Ginevra, incontra lo scrittore italiano, Beppe Sebaste. Lascia Ginevra per trasferirsi in Italia con lui, si sposeranno a Pietrasanta qualche anno dopo. Cathy abbandona la danza per dedicarsi alla pittura. Nel 1991 nasce il figlio Pierre e si trasferisce con la famiglia a Parigi, dove continua la sua intensa attività artistica; incontra Grati Baroni Piqueras pittore e grande conoscitore di arte, che si interessa al suo lavoro e la introdurrà nel mondo artistico parigino, seguiranno molte mostre personali in importanti gallerie. L'estate del 2004, si trasferisce con il figlio a Ginevra dove ha vissuto fino alla sua prematura scomparsa, il giugno scorso. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo e iscriviti alla mia pagina facebook “Travel and Fashion Tips” per non perdere altri consigli di viaggi e di bellezza!! Lasciami anche un commento! I tuoi commenti contribuiscono a far crescere il mio blog!