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In Sardegna le amministrazioni sono maschio. Dati e risvolti del ricorso Barracciu

Creato il 04 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate
In Sardegna le amministrazioni sono maschio. Dati e risvolti del ricorso Barracciu

In Sardegna le amministrazioni sono maschio. Dati e risvolti del ricorso Barracciu

L’affaire questione di genere, mai è stato sentito quanto in questo periodo. E, i ricorsi al TAR da circa un anno sconvolgono le giunte più “impensate”, se da un lato troviamo gli ultimi casi, ovvero Alemanno (giunta di centrodestra) non possiamo dire che il centrosinistra ne sia immune, basta pensare al verdetto per Bari. Non solo però giunte di grande portata come quelle dette, ma anche infinite e forse a miriadi, sono quelle di interi piccoli paesi (che sono poi i comuni che insistono maggiormente sul territorio italiano) e poi, ecco che appaiono le amministrazioni provinciali, anche quelle, tante e troppe sono come sempre monosessuate. In Sardegna, la questione di genere sollevata da un gruppo di donne, “capitanate” da Francesca Barracciu, ha portato “a casa” un risultato. Ecco che l’onorevole regionale Barracciu dichiara a La Nuova Sardegna dichiara:  ”La sentenza è soprattutto un monito per sindaci e presidenti. Sia chiaro, che nessuno di loro da oggi in poi abbia ancora dubbi: nelle giunte. lo spazio per le donne è obbligatorio”.Chissà, quanti uomini hanno “tremato” leggendo le parole della Barracciu. Nessuno certamente, perchè il rispetto della rappresentanza di genere esiste da anni eppure nessuno se ne fa mai carico ed in genere solo e solo se esiste qualche donna eletta allora, se ne pretenderà l’adempimento. Ma nemmeno i partiti politici più “estremisti” a volte aprono gli occhi dinnanzi a queste palesi scorrettezze. Grandi nomi importanti totalmente assenti tra le firme del ricorso made in Sardegna. Grandi silenzi in interi territori su tutti i fronti, perchè la politica, sostantivo femminile, in realtà è maschio! Solo in Sardegna, leggendo i dati riportati da La Nuova Sardegna si apprende che la giunta provinciale di Olbia Tempio è maschile, così come ad Oristano, dove non esistono nemmeno consiglieri provinciali donna eletti, ma nemmeno uomini che si dimettono per dare spazio ad una donna. 
Nei comuni invece si nota che Arzachena, Carloforte, Lanusei, Macomer, Gonnesa, Cabras e Quartucciu, non sono luoghi amministrativi e politici per donne.”Per proseguire poi si nota che la medesima situazione si ha anche in altri paesi di basso interesse come
Lodè, Allai, Baressa, Curcuris, Genoni, Ghilarza, Marrubiu, Milis, Montresta. Morgongiori, Siapiccia, Terralba e Villaurbana. La questione sembra, dalla locazione geografica, essere veramente importante per quell’area che in  tempi “remoti”era dominio di una donna: la giudichessa Eleonora D’Arborea.Chissà per quale motivo, qui proprio le donne vengono “esiliate” nonostante tanti parlino, troppi facciano volantini e manifesti. Insomma in Sardegna le donne, nonostante si dica tanto della cultura matriarcale, in politica proprio non sono apprezzate, o forse lo sono ancora troppo poco e, magari se esistono devono essere “esiliate”. Arriverà la politica per tutti? Quando?

 

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