In Sicilia sono a rischio i collegamenti low cost?

Creato il 08 febbraio 2012 da Smconsulenzaweb
E l'Alitalia inglobò Wind Jet...
... ma anche Blue Panorama e Blue express. In Sicilia sono a rischio i collegamenti low cost?
 
"Non ho mai messo in dubbio la capacità finanziaria e operativa di Alitalia, la cui vigilanza è a noi affidata e che si trova nelle condizioni previste dal Regolamento Comunitario, con un pregiato tasso di efficienza".
Così il presidente dell'Enac, Vito Riggio, in un comunicato di precisazioni su dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Sicilia a proposito del progetto di integrazione fra Alitalia, la low-cost Wind Jet e Blue Panorama su cui aveva detto "non si capisce" dove la compagnia di bandiera "possa trovare i soldi in questo momento".
Riggio ha specificato inoltre "di avere semplicemente osservato che non eravamo stati ancora informati in merito ai contenuti concreti dell'operazione, in un momento in cui Alitalia, come altre compagnie aeree riducono la propria capacità. Prendo atto delle rassicurazioni fornitemi dall'amministratore delegato di Alitalia Sabelli in merito al rispetto da parte della compagnia dei profili del regolatore".
"Confermo che, a domanda, ho rinviato all'Antitrust per ogni profilo di sua competenza" spiega ancora il presidente dell'Autorità dell'aviazione civile concludendo che "le mie perplessità hanno riguardato le modalità dell'operazione, perplessità che sono certo verranno chiarite". [Lasiciliaweb.it]

ADDIO AI COLLEGAMENTI LOW COST IN SICILIA
di Antonio Fraschilla (Repubblica/Palermo, 27 gennaio 2012)

I siciliani rischiano di pagare a caro prezzo le grandi manovre Alitalia su Wind Jet e Blue Panorama. Se andranno in porto ci sarà un'unica compagnia a gestire le tratte aeree più trafficate nell'Isola, quelle che collegano Palermo e Catania a Milano e Roma. E sarà la fine del low cost, garantito fino a oggi in gran parte proprio dalle due piccole compagnie che sta per acquistare Alitalia.
Così i siciliani, che già adesso non hanno la possibilità di utilizzare la linea veloce ferroviaria mai arrivata al di qua dello Stretto, per volare dovranno pagare molto di più che nel resto del Paese. E senza alcuna alternativa. Perché se già oggi un volo Palermo-Napoli garantito soltanto dall'Alitalia arriva a costare 250 euro, la stessa cifra che la compagnia offre per il collegamento Roma-Boston, le cose non potranno che peggiorare anche per le trafficatissime tratte per Roma e Milano, che a breve saranno tutte in mano alla compagnia che sulle ali porta il Tricolore.

I consumatori lanciano l'allarme e chiedono all'Antitrust, guidata dal palermitano Giovanni Pitruzzella, "di intervenire per bloccare questa operazione". I deputati all'Ars invocano invece un intervento di Lombardo per evitare "questo ulteriore balzello per i siciliani, che pagano già pedaggi d'oro per superare lo Stretto", mentre anche il presidente dell'Enac, Vito Riggio, si dice preoccupato e definisce "incomprensibile" quanto sta avvenendo.
Di certo c'è che Alitalia sta andando in soccorso della traballante compagnia siciliana Wind Jet, che rischia di rimanere a terra schiacciata dai debiti. Grazie a questa incorporazione, che prevede il passaggio quasi a costo zero delle quote con annessi debiti, la compagnia guidata da Roberto Colaninno riuscirà finalmente ad avere un marchio low cost da lanciare sul mercato europeo per fare concorrenza alla fortissima Ryanair.

Ma sul mercato italiano l'obiettivo sembra quello di spegnere una voce importante di compagnie a basso costo. Il patron della Wind Jet nonché del Catania Calcio, Nino Pulvirenti, comunque non ha altra scelta e vede come unica salvezza l'arrivo dell'Alitalia. Nel 2010 Pulvirenti aveva bussato alle porte di Raffaele Lombardo chiedendo un aiuto della Regione. Palazzo d'Orleans, per tutta risposta, era pronto a lanciarsi nel mercato aereo dopo aver già messo un piede in quello marittimo con l'acquisizione della Siremar. Lombardo voleva utilizzare una controllata dell'Ast, l'Ast aeroservizi, per fare un accordo con la Wind jet con un marchio unico. Poi l'affare è saltato.
Pulvirenti quindi si è rivolto al vecchio governo Berlusconi, che ha lanciato la nuova Alitalia, e adesso la soluzione è arrivata con il cda che ha appena dato via libera all'incorporazione non solo della Wind Jet ma anche della Blue Panorama e della sua controllata Blue express. Di fatto, così, a breve potrebbe esserci una sola compagnia a gestire i collegamenti aerei dalla Sicilia verso Roma e Milano. Collegamenti che valgono oro. Dal "Falcone e Borsellino" transitano in media poco più di 4 milioni di passeggeri all'anno. Di questi, ben 1,4 milioni volano per la Capitale. Oggi a garantire il collegamento sono la Wind Jet con 2 voli giornalieri, l'Alitalia con 6 collegamenti e la Easyjet con 3 voli. A breve, di fatto, soltanto Alitalia si troverà a gestire 8 collegamenti su 11 per la Capitale. Stesso discorso per Milano, dove a far concorrenza rimarrà solo al Easyjet, che comunque non atterra a Linate. "E se Alitalia si comporterà come fatto con le tratte che già gestisce in regime di monopolio, cioè Bologna, Venezia e Napoli, i prezzi saliranno alle stelle", dicono dalla Gesap. Oggi volare su Napoli da Palermo arriva a costare anche 250 euro, Venezia oltre 100 euro.
La situazione di monopolio peggiorerà a Catania, dove Alitalia si troverà a gestire da sola tutte le tratte da e per Roma. Ogni anno dall'aeroporto etneo partono alla volta della Capitale 1,7 milioni di passeggeri su 5 milioni complessivi e soltanto questa linea vale oltre 170 milioni di euro all'anno: cifra, questa, che potrebbe salire ancora se aumenteranno in prezzi.

Ecco perché i consumatori sono a dir poco preoccupati: "L'acquisto di Alitalia delle due compagnie low cost e soprattutto della Wind Jet rischia di essere un buon affare che alla fine pagheranno i siciliani, l'Antitrust deve bloccare questa operazione", dice Luigi Ciotta, dell'Adoc. Il caso è sbarcato ieri anche all'Assemblea regionale, con un'interrogazione presentata da Livio Marrocco di Fli: "Ancora una volta rischiamo di venire penalizzati da manovre nazionali, il governatore Raffaele Lombardo deve subito intervenire in ogni sede istituzionale possibile per difendere il diritto al trasporto dei siciliani", dice Marrocco.

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